domenica 7 novembre 2021

Old school lolita: cos'è e come replicarlo

Non mi ritengo un'autorità della moda lolita, ma per il solo fatto di essere entrata nella nicchia molti anni fa, credo di avere qualcosa di valido da dire sull'argomento. Vedendo il furore col quale la frangia old school si diffonde sui social, vale la pena guardare indietro ed elencare le caratteristiche che lo definiscono.

Playlist 🔊
CAPSULE - Hello
Perfume - fushizen na girl (不自然なガール)
Malice Mizer - Syunikiss ~Nidome no Aitou~
Dir En grey - Kodou

introduzione

Di per sé, old school lolita significa "la vecchia scuola lolita", "la vecchia maniera", e fin qui l'etichetta è trasparente. Tuttavia, non mi è mai sembrato sensato parlare di "vecchio stile" in riferimento a una moda relativamente conservatrice, che ha subito pochi cambiamenti radicali e in circolazione da appena una trentina d'anni. Come può esserci un "vecchio lolita", se la moda stessa non ha nemmeno ancora compiuto il giro di una generazione? E dove si ferma il vecchio? dove inizia il nuovo?

Se teniamo in considerazione il conio del nome lolita fashion da parte del magazine Ryuko Tsushin come inizio formale di questa moda alternativa, risaliamo al 1987. Durante la decade del 1990, troviamo alcuni elementi che adesso blogger e influencer lolita ritengono distintamente old school, ma assieme a essi anche una serie di trend ancora appartenenti alla moda convenzionale e casual. Negli anni '90 la moda lolita era ancora agli albori e permeava vari sottostili già affermati, come il punk, il gothic e lo street style, prendendo in prestito alcuni dei loro attributi e cedendone di propri. Alcuni snap per visualizzare meglio cosa intendo.

da CUTiE (1993)

da FRUiTS vol. 2 (1998)
 

Prendiamo due esempi a caso (letteralmente, a caso) da Lolita History Gallery. Nel catalogo di CUTiE troviamo abiti simili ai grandi tratti del lolita, in bianco e nero, ma ancora in fase embrionale: colletti, stampe, pizzi, bordi ricamati, gonne a campana. La ragazza ritratta su FRIUTS, invece, sembra indossi lolita, ma mantiene sandali e calze informali, entrambi elementi che oggi sarebbero considerati fuori canon dalla moda. Nessuno degli abiti presenti in queste due foto fa parte dello stile old school (a eccezione forse del headdress), eppure rientra nella decade alla quale si fa capo quando si cerca di datarlo. Questo periodo intermedio prima dell'affermarsi della moda nella scena di Harajuku ha infatti un suo nome a parte, si chiama proto lolita e raccoglie sotto l'etichetta tutte le sperimentazioni della moda nella sua fase primordiale. Sono ritenuti proto lolita cose come sandali, gonne sfasate senza petti, colori sgargianti e pochi pizzi. Piccola digressione su alcune riviste e brand di riferimento per ispirarsi e trovare esempi di proto lolita

 Riviste
  • Kerouac, che poi verrà abbreviato in KERA, nato nel 1998
  • CUTiE, inizio tiratura nel 1983
  • i primi volumi di FRUITS, fra 1997 e 2000
Brand
  • Marble
  • Peace Now
  • Shirley Temple

    e moltissimi altri brand casual che non elencherò per brevità. Conto prossimamente di scrivere un post sul passato della moda lolita, prima degli anni '90.

uno sguardo al passato

Ora che abbiamo distinto quella fase della moda, proviamo a restringere il campo verso l'identificazione dell'old school. Saltiamo avanti di dieci anni, guardiamo al 2000, ovvero al momento in cui Gothic Lolita Bible passa lentamente dall'essere uno spin-off di KERA, all'essere un magazine di tiratura autonoma.
In questa decade i Malice Mizer erano nella loro fase calante, verso lo scoglimento (nel 2001) e Mana aveva rivolto il suo occhio di volpe ombrettato di blu verso il mondo della moda. Moi Meme Moitié decolla, anche grazie alla pubblicità autoreferenziale fornitagli dal magazine. All'inizio, il GLB non era altro che una vetrina per il brand, la scena gotica e quella strettamente EGL. Solo verso il 2009-2010 la rivista si aprirà alla moda lolita tutta, ospitando anche pubblicità di competitor come Baby, the Stars Shine Bright e Angelic Pretty.

da GLB vol. 1 (2001)
 

da GLB vol. 29 (2009)
da FRUITS vol. 33
da Alice Doll

Di nuovo, sfogliando genericamente il magazine edito in quell'arco di tempo, faccio fatica a trovare una sola fonte di foto o cataloghi che contenga ogni canone old school per come li conosciamo oggi. In parole semplici, non c'è un solo brand o pubblicazione al quale rifarsi per ricreare lo stile.
Alcuni snap da varie riviste, fra 2001 e 2008:





Fra queste foto vediamo old school gothic, old school sweet, old school classic e persino l'iconico set mantella + gonna di Metamorphose, con il beneamato pizzo raschel. Ormai, guardando tutte queste immagini assieme, dovrebbe essere chiaro come l'old school sia una nicchia estremamente minimalista, apparentemente semplice da ricreare. Personalmente, mi è sempre sembrato il modo più semplice per i neofiti di avvicinarsi alla moda.
Si tratta anche di un termine ombrello: raccoglie sotto di sé tutte le tendenze delle prime pioniere del lolita, con l'aggiunta di qualche costante stilistica arbitrariamente assegnata a questo stile.

conclusioni

Dal momento che l'old school ha preso piede sui social, molte lolite hanno cercato di costituire guide su come replicarlo fedelmente, facendo capo ad alcuni capi saldi della fase 2001-2010 della moda. Tuttavia, per quanto le guide e gli elenchi che ho visto siano tutti stati scritti con ottime intenzioni, si tende a ridurre lo stile a una serie di oggetti fondamentali che è necessario avere, se si vuole davvero vestire così.
Di per sé, non c'è niente di male nel parlare di essenziali old school, come può essere appunto, il set in gobelin fiorato di Metamorphose, o alcuni JSK monocromatici di BTSSB. Va però ricordato che si sta parlando di abiti usciti più di dieci anni fa, quasi impossibili da trovare sul mercato di seconda mano.
L'effetto che queste guide hanno avuto sulla rivendita di usato old school lolita è stato devastante: i prezzi per abiti fondamentalmente lisi e sdruciti sono schizzati alle stelle. Oggi, se si cerca "old school" su Lacemarket, si possono trovare abiti di vari brand a prezzi simili al nuovo. Per alcuni indumenti selezionati, in accordo con la regola della domanda/offerta, si sale oltre il prezzo al dettaglio e persino oltre il prezzo di vendita originale. L'ultimo prezzo per il celeberrimo set in gobelin fiorato con mantellina + gonna di Metamorphose era 300 dollari. Trecento dollari per due pezzi vecchi, malamente conservati e impossibili da ravvivare con lavaggio o stiratura (nota veloce: il gobelin non si stira!).
Non voglio sindacare sui meccanismi che portano a queste condizioni d'acquisto, dal momento che in quanto parte della moda, ne sono direttamente partecipe e parzialmente responsabile: ogni recensione, ogni post, ogni coord che menziona i brand indossati è un piccolo tassello nel quadro globale che compone l'idea di lusso e il valore percepito di un marchio. Sarebbe ipocrita da parte mia indignarmi per l'impennata dei prezzi per gli articoli old school.
Voglio soltanto che sia chiaro ai lettori come il mercato per questi articoli sia in crescita e come, d'altra parte, non ci sia reale necessità di possedere questi esatti oggetti per considerarsi old school lolita. Anzi, per un fan duro e puro della moda, si potrebbe persino pensare di creare coord old school utilizzando abiti fatti a mano o rubati da altre frange della scena alternativa. In fondo, era quello che le antenate lolita facevano in quella decade.

allora, come vestire old school?

Questi sono i trend primitivi che troviamo nell'old school lolita stando alla letteratura, e sono imprescindibili in toto o in parte per replicare lo stile:

  • petti contenute, possibilmente ad A
  • calze sotto il ginocchio
  • headdress minimali: da quelli rettangolari a semplici fiocchi
  • nessuna stampa, eccezion fatta per quella fiorata o dei semplici decori a ricamo localizzati in un'area dell'abito
  • quasi totale assenza di accessori

Mentre questi sono gli attributi che gli sono stati assegnati arbitrariamente dalla community negli ultimi 5-10 anni:

  • abbinamento di bianco e nero, meglio se base nera con accenti bianchi
  • pizzo raschel, a manetta
  • scarpe mary jane's
  • bonnet mosci (floppy bonnet)
  • colletti di camicia tondi
  • borse con lo stemma a corona, possibilmente di Maxicimam

Ho voluto dividere i due elenchi per distinguere ciò che credo sia genuinamente old school, da altri elementi che alcuni trend setter hanno deciso gli appartenessero. Per chi cerca di replicare lo stile sono molto importanti i riferimenti dei propri contemporanei, ed è giusto così, purché non si finisca a perdere di vista l'obiettivo. Si può essere old school con una sola di queste cifre stilistiche; cercare di spuntare tutte quante le caselle diventa superfluo, e inizia a costare parecchio.
Perciò, a chi ambisce a sembrare uscita da una capsula del tempo dritta dritta da Harajuku del 2002, consiglio di non ossessionarsi con simboli altamente riconoscibili, come determinati JSK o accessori brandizzati, ma di ricercare lo stile nelle sue fattezze generali: la silhouette, la voluta assenza di dettagli e i tessuti non stampati.
Ecco qualche riferimento sotto l'hashtag #oldschoollolita su Instagram:

@lavendealer
@mintymoons_
@maistress


Da questo viaggio nel tempo è emerso come il termine old school sia di recentissima creazione, e non faccia capo a una sola fonte. E' chiaro che la sua datazione si colloca fra il 2001 e il 2010, ma non si riesce a stringere il focus ulteriormente. Vi sono alcuni elementi distintamente old school e pochi abiti direttamente appartenenti a quella fase, ma lo stile si può replicare in maniera molto più casalinga e con un budget molto più contenuto.

Hate the game, not the player

Peace out xx

Miscellaneo // sono tornata!

  S ono tornata! Ho passato un periodo lungo mesi a ricrearmi unicamente su Instagram, che è il posto perggiore dove coltivare il proprio ho...