domenica 21 luglio 2024

Miscellaneo // sono tornata!

 Sono tornata! Ho passato un periodo lungo mesi a ricrearmi unicamente su Instagram, che è il posto perggiore dove coltivare il proprio hobby. Tenere aggiornato il blog è sempre stata la mia alternativa sana a una presenza eccessiva sui social e dopo un po' di tempo, ne sento la mancanza.
Ho dato un taglio troppo informativo a questa pagina: ho cercato di impostarlo come se fosse un sito tematico, di scrivere articoli didattici o documentali. Questo mi ha allontanata ulteriormente da esso, perché mi sembrava opprimente la quantità di ricerca e formalità richieste per produrre un singolo articolo. Piuttosto che raccogliere elementi per qualcosa che non mi appagava nemmeno scrivere, era molto più invitante passare un'ora su un social a scorrere contenuti lolita.

Sento il bisogno di tornare a usare il blog in maniera più spontanea. Quindi, scriverò un paragrafo alla volta, tra una pausa e l'altra mentre attacco i bottoni a un abito che ho recentemente lavato.

playlist per la lettura
Plastic Tree - てふてふ
Deadman - follow the night light
Plastic Tree - 3月5日。
Sugizo, Kyo - 絶彩

Contenuti:

1. Lavare un vestito rognoso
2. Attività correlate al lolita
3. Focus: alcuni dei miei ultimi acquisti
4. Coord del Queen is Dead

Spero che qualcuno tra questi titoli possa intrattenervi, buona lettura~

1. Lavare un vestito rognoso

Sono riuscita a ottenere un pezzo d'archivio, un OP di Garaus dei primi anni '90. Garaus è il primo nome del marchio Shotgun Wedding, poi diventato Cornet; è uno degli incubatori embrionali della moda lolita, il suo brodo primordiale. Non essendoci archivi per quel periodo della moda, bisogna rifarsi a temi comuni e materiali: lo stesso pizzo è stato utilizzato dal marchio su un altro indumento nel 1994, da qui la datazione stimata.
Possedere un pezzo di Garaus era per me un obiettivo secondario, dato dalla volotà di costituire un micro archivio della moda, di decade in decade. Sono molto molto contenta di averlo potuto acquistare.

 

Purtroppo, l'abito è arrivato a me con molti danni, tutti dichiarati nell'annuncio di vendita, meno uno: la persistente, fortissima puzza di fumo. Metterlo in armadio era fuori discussione, così l'ho tenuto appeso per una settimana in balcone, prestando massima attenzione che non prendesse mai luce solare diretta. L'ho avvolto di bicarbonato, portato in tintoria dove è stato rifiutato perché "troppo rischioso da lavare", trattato come il cimelio d'epoca che è, scontrandomi con la dura realtà: niente mandava via la puzza. Era così puzzolente che persino tenerlo nello studio rendeva la stanza una fumeria.
La disperazione mista al terrore di danneggiarlo mi hanno buttata nel panico, dovevo uscirne. Mi sono informata in maniera monomaniaca per un'altra settimana e alla prima giornata plumbea disponibile, mi sono armata di pazienza per lavarlo.

Primo test: lavaggio del colleto. Ha retto benissimo.

Due catini pieni d'acqua, uno dei due con pochissimo sapone liquido disciolto dentro; guanti di gomma per non macchiarmi le mani con l'inevitabile scolata nera che avrebbe perso; bicarbonato per i pizzi; 5 fogli acchiappacolore da lasciare nei catini a ogni risciacquo.
Dopo un'ora, un lavaggio con sapone, tre risciacqui, molte docce verticali col soffione e varie strofinate di bicarbonato sui pizzi, Venere è emersa dai flutti sana e salva.

 

Come notate, ho tagliato via tutti e undici i bottoni prima di dare inizio a questa impresa: temevo che le perle sintetiche si sarebbero annerite. L'abito ha prodotto litri e litri di acqua nera puzzolente di fumo, ho dovuto lavare il bagno per potermici fare la doccia dopo.

È passato un giorno, l'abito è asciutto e posso dire che l'esperimento è riuscito: l'abito non si è ristretto, il pizzo è ancora bianco, il velluto è morbido e lucido, le macchie sono tutte andate via e l'abito finalmente ha un odore neutro💫

Resta solamente l'ingiallimento del pizzo sopra la spalla destra, ma onestamente non so se ripetere questo tiro di dadi. Ho sudato come un suino sia per lo sforzo fisico, che per la tensione di compromettere gravemente un pezzo unico e rarissimo, però 👍PROFIT👍

2. Attività correlate al lolita

In preparazione all'evento lolita a Manchester dello scorso giugno, ho scelto di avere un periodo di 6 mesi di no buy/astensione dagli acquisti. È stato bello riscoprire alcune delle attività correlate al lolita, che non comportano necessariamente l'atto di comprare qualcosa. L'hobby sarebbe piuttosto povero se si riducesse tutto a quello, no?

Ho letto molti blog e spulciato siti di persone della moda, tra i quali alcuni rimasti inattivi negli ultimi anni, per scoprire com'era la scena un po' di tempo fa. Eccone alcuni:

Ho seguito Moon Kana e il suo ritorno sulla scena musicale e lolita tramite twitter, leggendo i suoi nuovi testi e scrivendone alcune parti nel mio diario come la sfigata che sono.

Ho continuato il mio scrapbook, catalogando piano piano vari momenti che ho vissuto nella moda quest'anno. Comporre pagine senza controllo, senza aderire a nessuno standard o nessuna estetica è una delle attività più liberatorie che si possano fare. Poi, l'hobby fornisce tantissimi ricordi cartacei che è un peccato buttare. Anche se non ho la più vasta collezione di adesivi, è entusiasmante creare collage con i biglietti da visita, gli scontrini, le e-mail delle newsletter che ricevo o persino le foto stampate di me e i miei amici.

 

Ho letto o guardato le figure delle pubblicazioni lolita che accumulo nei mesi. Sapete che esistono molte zine indipendenti create da persone della comunità internazionale? Alcune sono semplicissime, come un foglio A4 scritto a mano, altre sono vere e proprie riviste. Oltre alle zine, ho recuperato alcuni cataloghi che avevo raccolto qua e là, come quello primavera-estate 2024 di AP preso a Parigi e un volume vecchio di Otome no Sewing.

3. Focus: alcuni dei miei ultimi acquisti

Nel 2024 sono riuscita a trovare pezzi bellissimi a prezzi onesti. Non economici, non affari della vita, ma onesti, cosa che nell'attuale mercato dell'usato vintage lolita è già un traguardo.

Innocent World, Classical Angels JSK


Innocent World, Velveteen Rose Crown skirt


 


 

Pre-no buy: la parola d'ordine è stata Innocent World. Ho potuto aggiungere due dei pezzi più ricercati della mia wishlist, trovati nelle mie ore spese a spulciare. Le calze che indosso nel coord con Velveteen Rose Crown skirt sono dello stesso anno della gonna e ne condividono il tema delle corone. Pura poesia per me.

Dopo Manchester mi sono trovata di fronte all'unico Tartan Scallop Hem JSK che avrei mai voluto comprare, nel mio colore preferito, dell'unico anno in cui Baby ha usato un pattern di tartan con quadri grossi. Cosa potevo fare se non 💰💸💸

5. Coord del Queen is Dead

Per mille ragioni di cui non parlo, non avevo cazzi di creare coord astronomici iper accessoriati. Ho partecipato all'evento per le persone presenti e per i brand disponibili, per questo il mio approccio rispetto al coord è stato molto pragmatico, volto a lasciarmi quanto più spazio disponibile in valigia.

Però, ho scelto un signor abito, uno che davvero rappresentasse l'old school per me, coordinandolo come avrebbe fatto una persona di vent'anni fa. Intruso: il KumaKumya ultramoderno e trendy.






Prima di Shirring Princess JSK, prima di qualsiasi abito floreale, nel 2001 Baby ha creato lui: Fleur Rose JSK. Stampa floreale, tessuto jacquard (broccato?), full shirring con pannello fisso e corsettatura decorativa sulla schiena, balza a fondo gonna e stringhe di pizzo libero sulle spalline.
Volevo incarnare la semplicità apparente dell'old school, associata a un intrico di dettagli e tessuti di qualità. Sono molto contenta del risultato.

Spero che ci fosse qualcosa di vostro interesse in questa carrellata.
Tornerò a postare più spesso, per non lasciare i miei ricordi all'oblio delle stories.

In campana 💨
besitos xx

venerdì 12 aprile 2024

Viaggiare in lolita, Dir en Grey a Parigi

 Mi sono sempre chiesta come le persone riuscissero a viaggiare trasportando uno o più coord lolita. Ho visto post di persone avvolte in pizzi dalla testa ai piedi, nelle foto di rito da turista in Italia: mentre fingono di sorreggere la Torre di Pisa con la petti, o mangiano la pizza con le mani senza sbrodolarsi sul JSK, o posano coi centurioni fuori dal Colosseo facendo sfigurare i loro costumi da Aliexpress. Prima o poi, mi sono detta, anche io proverò questa esperienza.

Vi racconto del mio viaggio breve in lolita. L'occasione era la più figa che si potesse trovare: il concerto dei Dir en Grey a Parigi.


 

Le circostanze

Ho prenotato i miei quattro giorni a Parigi, risparmiando il più possibile sul volo. Questo ha significato pagare un solo bagaglio a mano per me e il mio tipo, oltre alle due borse permesse per prassi dalla compagnia aerea. Dimensioni del bagaglio a mano condiviso: 45x35x25. Sapendo quanto il mio tipo avrebbe avuto bisogno di spazio in quel bagaglio, lo spazio a mia disposizione era poco più di quello del mio zaino da viaggio.

Volevo indossare J-fashion per il concerto, ma ero conscia del contesto in cui si sarebbe svolto. Oltre al caldo e alla calca, trattandosi di musica metal, avevo messo in conto anche un ipotetico pogo. Tutto questo, mi ha portato a scegliere due coord molto minimalisti per le due sere del concerto, e concentrare tutta la potenza lolita in un coord da giorno che avrei indossato per girare in città.

Il ragionamento

Quattro giorni, tre coord, due concerti, una sola grande sfida: trovare dei compromessi che mi permettessero di affrontare in lolita situazioni molto diverse tra loro.
Ho scartato subito l'approccio che ho visto spesso in altri tutorial, ovvero quello di programmare un coord per giorno. Quella è una strategia vincente se si viaggia per partecipare a un evento lolita. In quel caso, si sa che l'evento sarà al chiuso, che la temperatura sarà ambiente e che l'attività principale sarà passeggiare.
In questo caso, però, non avevo lo spazio per 3 veri e propri coord, oltre alla biancheria e agli accessori da bagno. In più, avrei avuto opzioni troppo limitate vincolandomi a un coord per giornata. A Parigi fa sempre più freddo che in Italia. Poi, prevedevo un caldo asfissiante all'interno della sala del concerto, con un'alta concentrazione di fluidi corporei estranei. Ho deciso di conciliare le due cose puntando sulla versatilità di ciascun indumento.

Ogni camicia si sarebbe dovuta abbinare a due abiti, ogni gonna a due diverse calze, ogni abito a due diversi colori base. In questa maniera, avrei potuto coprire diverse temperature, giocando sugli strati e sulle combinazioni più adatte per quel momento.
Ho isolato le mie basi più versatili, che avrei immaginato bene al concerto: top comodi, pratici per ballare, nei quali non mi sarebbe dispiaciuto sudare. La maggior parte di essi non sono prettamente lolita, perché possiedo soprattutto camicie molto elaborate che non si prestavano a questa impresa.


Ho scelto la camicia di Angelic Pretty come capo più vistoso e jolly da giorno: le maniche staccabili (non in foto) mi avrebbero permesso di adattarmi a un eventuale caldo improvviso. Ho scartato il cutsew color crema e mi sono concentrata su due colori base: bianco e nero. Semplice.

Poi, sono passata agli abiti. Come dicevo, immaginavo il concerto come una bolgia. Estremizzavo ogni pronostico per evitarmi la spiacevolissima situazione di sentirmi troppo ingessata per divertirmi. Volevo entrare nella sala pensando solo a quel tappetto di Kyo, senza preoccuparmi di chi avrebbe tirato il mio pizzo o smoccolato sulla mia gonna.
Per questo, mi sono fatta due domande: "quali sono gli abiti che non mi dispiacerebbe sporcare intenzionalmente?" E da qui: "quali sono gli abiti che posso lavare più facilmente, una volta tornata?"

Ho subito pensato al mio JSK sconosciuto di Metamorphose del 2002: liscio, tinta unita bordeaux, con un nastro e cinture in vita staccabili. Poi, l'indumento che meglio risponde alla prima domanda sulle macchie intenzionali è la mia gonna di Innocent World del 2003: ne ha viste più lei di un soldato in trincea, è nata per questo. Entrambi si abbinano bene con bianco e nero, entrambi si sarebbero abbinati coi top che avevo preparato.
Ho aggiunto un paio di calze che funzionasse con tutte le combinazioni e varie collant, che sono la più grande risorsa di una lolita con problemi di spazio.
Poi, ho aggiunto opzioni sulla stessa linea di questi principi, che mi permettessero di rimescolare le carte e mantenere flessibilità. Ho scelto un'altra gonna di Jane Marple e un body con maglia retata trasparente, per dare al gothic le sue rose in questa magica occasione.
Ho completato tirando dentro gli accessori per capelli più sensati per i colori che mi sono trovata a gestire, assieme a un bustier di Violet Fane che onestamente non guasta mai.
Il totale delle mie scelte è stato questo:

concerto #1

giornata a passeggio

concerto #2
 

A monte di tutto, ho scelto un (1) paio di scarpe che si abbinasse a tutto, che mi permettesse di essere tranquilla in prospettiva di chilometri a passeggio e che fosse in grado di affrontare due concerti, ovvero i miei stivali Doctor Martens vecchi di 15 anni. Con essi si abbina bene il chiodo di pelle, così ho portato anche quello. Sono partita con un cappotto di lana di Sheglit, per coprire l'eventualità di un'uscita nel freddo notturno. Ho buttato in valigia qualche top extra e un po' di calze parigine casual in vari colori, perché sì, ed ero pronta a partire (o(*°▽°*)o)

Parigi

Chiaramente, il primo giorno mi ha fatto flippare, perché faceva un caldo bestiale. Ma, cosa sono io se non preparata? <( ̄︶ ̄)>
Ho messo il mio toppino dolcevita a maniche corte con la gonna di JM e una collant velata.
Il secondo giorno ho lavato il toppino per il concerto numero due, lasciandolo ad asciugare in hotel, e ho indossato la gonna di IW in modo casual, con un maglione bianco e due fiocchi in testa. Non ho fatto foto, ma ho rimediato la sera, perché c'era il primo concerto!


Ho lasciato a casa l'headdress nel panico dell'ultimo minuto, perché temevo che mi sarebbe volato via dalla testa. Ero anche troppo emozionata per preoccuparmi di qualsiasi cosa che non fosse portare il mio culone sudaticcio quanto più vicino possibile ai Diru.

Il primo concerto è stato incredibile, emozioante, commovente. Quando ho sentito le prime note di Higeki wa Mabuta wo Oroshita Yasashiki Utsu sono crollata nel pianto più scomposto del mondo.

Unica foto che sono riuscita a fare mentre frignavo

È la mia canzone preferita in assoluto dall'album Withering to Death, l'ho ascoltata fino a consumare il CD. L'emozione estrema di vedere una delle band più importanti per la mia formazione musicale ha sovrastato quella di incontrare le altre lolita francesi, sia in fila che dentro il Bataclan.
Piccola parentesi sulla community francese. Mesi fa, quando sono stati venduti i biglietti, sono stata aggiunta a una chat di gruppo di tutte le persone della community che sarebbero andare ai concerti. Ho apprezzato tantissimo questo gesto: anche se la chat era in francese, ho potuto tenermi aggiornata sugli alloggi, sul tempo e sui movimenti di ciascuno. Mi sono sentita inclusa (个_个) e per questo devo ringraziare Misaki [non so se voglia che la chiami per nome di battesimo]. Grazie a questo aggancio, ho saputo che c'erano dei temi per le serate: tartan o rosso per la prima, e nero o latex per la seconda. Non ho potuto rispettare i temi, sia per le mie esigenze di spazio, che per la carenza di latex nel mio guardaroba 💧 Però, ho adorato partecipare alla conversazione e mi sono caricata grazie a tutti i partecipanti. Quindi, una volta lì, avevo una lunga lista di persone da trovare!
Ho salutato Misaki, Nina, Yumi e la dolcissima Yuna, che mi ha riconosciuta dalla foto profilo di Instagram. Spero di essere stata minimamente composta con loro, perché la mia testa e il mio cuore stavano esplodendo per Kyo, Shinya, Kaoru, Toshiya e Die.

Merciless Cult!
 

Sono stata piacevolmente sorpresa nel vedere che tante persone hanno optato per i posti a sedere in piccionaia. Buon per loro, ma io volevo rimanere in platea a rotolarmi per terra in preda alle convulsioni. Questo ha reso la sala un po' più vuota e più fresca di quanto avessi pronosticato.

Ho fatto pochissime altre foto, ma ecco una carrellata: la visita da Vivienne Westwood e la corsa da Angelic Pretty Paris dell'ultimo minuto.


Alla fine del secondo concerto, Toshiya, Kaoru e Die hanno tirato i loro mille plettri. Uno è volato proprio verso di me, cadendo a terra fra la folla. Tutte le persone della mia area hanno tirato fuori le torce dei telefoni per cercarlo. Io l'avevo visto a terra nel buio, ma sapendo che avrei fatto un torto agli altri che lo stavano cercando, mi sono trattenuta. Ho resistito. Ho aspettato, complottando per quei 30 secondi, aspettando che smettessero di cercarlo ┬┴┬┴┤( ͡° ͜ʖ├┬┴┬┴
Non appena hanno spento le torce e gettato la spugna, ho preso il mio piedone e ho *STOMP* pestato il plettro prima che chiunque potesse ripensarci ed era miooo muahahahah 😈

Un piccolo dettaglio che ho tralasciato è il fatto che prima di partire ho avuto una brutta influenza con febbre alta, per cui tutti e tre i giorni sono stata distrutta. Avrei voluto avere più tempo per uscire con le altre della comunità francese! Mi sono persa una visita al cimitero dove è sepolto Jim Morrison, sigh

Ecco un piccolo haul dei miei acquisti:

 
Started from the bottom* now we here**

(*) adolescente senza reddito
(**) adulta con un stipendio

Chissà quando uscirò da questa fase di compensazione in cui devo spuntare tutto quello che volevo a 18 anni. Bah.
C'è stato poco lolita in queste foto, ma molto molto lolita in questo viaggio.

Merci pour les baguettes
bisoux xx

mercoledì 13 settembre 2023

Vitae Essentia 2023

 L'evento che tutti stavamo aspettando.

Il Vitae Essentia Teaparty 2023 che si è tenuto a Roma lo scorso febbraio è uno dei più grandi eventi incentrati sulla moda lolita d'Europa, il più grande in assoluto in Italia. Come me, la community lolita internazionale covava una grande anticipazione per quell'evento nella città senza tempo, pervenendo a essa dai quattro angoli del globo. Seguitemi nel racconto di quel weekend per rivivere la magia assieme💫

Piccola descrizione dell'evento e del suo concept, per chi non ha partecipato o seguito la pagina.

Il Vitae Essentia si è tenuto a Roma sabato 25 febbraio 2023, a Palazzo Colonna. Il tema dell'evento è stato la Divina Commedia dantesca, con i tre canonici ambienti come fondamentali d'ispirazione per i coord dei partecipanti: Inferno, Purgatorio e Paradiso. La struttura della giornata è stata questa: ingresso anticipato per venditori, seguiti da detentori del biglietto VIP; ingresso di tutti gli invitati; finestra di tempo per fare acquisti dalle bancarelle in sede; sfilata dei due indie brand Summertales Boutique e Fidel David; estrazione dei vincitori della lotteria; banchetto con catering; fine evento la sera.

Dopo aver ottenuto i biglietti, prenotato i treni (sbagliando perché sono idiota) e l'albergo (grazie a Erika, lei ci sta dentro molto più di me), non restava che ultimare i preparativi per il proprio coord e caricare la molla dell'emozione.
Durante la model call delle organizzatrici, mi ero lanciata ed ero entrata a far parte del parco modelle del brand indie Summer Tales Boutique. Ero emozionatissima e piuttosto ignara di quello che questa possibilità comportava, in quanto mia prima volta assoluta. L'ho voluto fare per coronare il momento di massima sicurezza che provo nel vestire la moda: so che questo sentimento di posata e indipendente eleganza è fragile come un fiocco di neve che si posa sui capelli al vento; prima o poi si scioglierà, lasciandomi con la mia solita disperazione nichilista, così ho voluto approfittarne.

Il giorno prima dell'evento

In stazione ho avuto il piacere di incontrare subito la mia figura di riferimento per tutto ciò di correlato a Roma, la mia parte migliore, l'unica e inestimabile Fixmeyup, che io ho il privilegio di conoscere come Camilla. Insieme, abbiamo raggiunto l'hotel e incontrato le altre. Dopo un breve momento sclero in hotel dovuto all'emozione del primo incontro, siamo usciti in lolita per pranzo-che-poi-erano-le-quattro-ma-vbb. Abbiamo incontrato, con mia grande sorpresa, il crocchio delle lolita francesi, fra le quali c'era Andrea. Io e lei parlavamo su Instagram da più di un anno ed essendo lei proprietaria del dolcissimo indie brand Majoly Shop, avevo anche avuto il piacere di scambiare corrispondenza e regali con lei. Vederla dal vivo così, d'improvviso, mi ha quasi commossa. L'ho abbracciata, ringraziata e sono rimasta incredula tutto il pomeriggio. C'erano anche Wolfling e Nathie, che onore. Più tardi si è aggiunta a noi un'altra ragazza che non riesco a reperire, tbd.

con Cami (*≧ω≦*)

Con les filles siamo poi andate alla scoperta del quartiere. Tappa gelato, tappa tempio e tantissime tappe foto nel mentre. Verso sera ho incontrato un'altra conoscenza virtuale con il quale avevo interagito in lungo e in largo online: Popipo Password. L'affiatamento che abbiamo avuto mi porta a ridere di questo nickname, adesso che lo chiamo Clara, ma ammetto di averlo salvato ancora così sul telefono. E di avergli servito il più isterico "POPIPOPIPO POPIPO" non appena l'ho visto💦 epico epico epico username ( ̄ω ̄)
Al momento di cenare mi sono staccata dal gruppo, che preferiva mangiare in hotel, per continuare a folleggiare in giro con Popipo e trovarmi col gruppo delle britanniche. Ringrazio quelle scarpette nere che vedete in foto: Amazon 2021, vere eroine della giornata sui sanpietrini di Roma.
Dopo un aperitivo in un lussosissimo bar (grazie al gusto raffinato di Popipo), abbiamo rimesso insieme i pezzi per beccare le britanniche. Abbiamo posato i nostri possenti sederi di tulle al loro tavolo senza complimenti, per una cena-che-poi-erano-le-dieci-ma-vbb.


al ristorante

da sx: Chrissi, Lois, Clara, me, Irma

Anche Chrissi era una conoscenza epistolare di lunghissima data che ho avuto la fortuna di incontrare. Avevo interagito online pure con Irma, per litigare lmao, ma dal vivo le cose sono andate lisce: tutta acqua sotto i ponti, come sempre.
Abbiamo salutato le brit, ho accompagnato Clara ad attendere il bus (che poi è diventato taxi perché i trasporti pubblici a Roma sono una barzelletta) e a un orario decente mi sono ritirata in stanza, stanca morta ma felicissima.

Il giorno dell'evento

Finalmente, eccoci al grande momento. I preparativi sono iniziati la mattina presto. Chi si doveva solo vestire, chi aveva una dozzina di strati da sovrapporre e chi doveva letteralmente ricostruirsi una seconda testa, fra parrucca, make-up e accessori.
Vedere persone come Ilaria (@pinkotora) assemblare il loro look elaborato fin nei minimi dettagli mi ha fatto fare un bagno d'umiltà, perché raramente estendo lo styling a parti come capelli, unghie, trucco o accessori.

meme random: quando ti dicono che puoi acquistare l'abito al momento

Il caos della stanza che passa in secondo piano; l'odore di shampoo, profumo, piastra calda; le suppliche di allacciare quel nastro, tirare quel corsetto, tenere in posa quella molletta. Finalmente, tutti pronti, usciamo.

in fila per l'ingresso

Siamo usciti pensando di entrare immediatamente, ma c'è stato uno scarto di una mezzoretta a causa della fila. In retrospettiva, essendoci bancarelle che vendono merce unica, avremmo dovuto regolarci come se l'evento avesse dovuto iniziare 40 minuti prima (# ̄ω ̄)
Una volta dentro, sono rimasta frastornata dalla quantità di lolita che ho visto stagliarsi di fronte a me. Non ero preparata! Era la prima volta che vedevo così tanti coord tutti in una volta. Ho iniziato a balbettare cose senza senso in inglese e in italiano: "wow crazy coord!", "nooo ti prego stai benissimo!", come una turista cinese al Colosseo insomma.
Non ho nemmeno visto le bancarelle, sono andata direttamente al salone principale per godermi la magnificenza della location. Lì, ho involontariamente incrociato il fotografo che, come un NPC, lucidava i suoi obiettivi, incerto sul da farsi. Mi ha proposto di fare delle foto e ho accettato al volo, correndo a chiamare la bestie Camilla e quante più persone potevo.

con Cami

Bonnet, calze: Metamorphose temps de fille
Camicia: Alice and the Pirates
JSK, borsa: Baby the Stars Shine Bright
Scarpe: Vivienne Westwood

Sono davvero fiera del coord che ho messo assieme per l'evento. Non sarei riuscita a buttarmi su qualcosa di elaborato: non ho mai indossato elementi di costumi, non volevo riempirmi di roba per il coord di una sola giornata. Inoltre, non sono versata nel fai da te, per cui iniziare da zero era una pessima idea. Ho costruito un outfit che fosse fedele al mio tipo di lolita preferito, quello giapponese, con elementi OTT come il bonnet e l'abito.
Il mio tema era: Francesca, di Paolo e Francesca, ma anche madame del b_rdello. Per il partito dell'inferno, chiaramente (o˘◡˘o)

Ho avuto pochissimo tempo per fare qualsiasi altra cosa. Ho salutato al volo Erika e Marianna alla loro bancarella condivisa, bellissima, poi ho scambiato due parole con le persone della community internazionale che ho immediatamente individuato fra la folla. Questo mi si è rivolto contro: appena ho parlato con una delle persone coinvolte nella sfilata, mi è stato detto di avvicinarmi ai camerini per iniziare i preparativi. Così, sono andata.

Da qui, il racconto diventa caotico. Nei "camerini", ovvero il piano cucina e bagno della location, c'erano persone accucciate a rifarsi il trucco, persone mezze ignude che chiedevano chi avesse fregato le loro scarpe, designer che rincorrevano modelli per sistemare l'ennesimo strato di pizzi. E poi, c'ero io, capezzoli coperti dai miei soli pollici, che cercavo di indossare l'op con il quale avrei sfilato in una dispensa, fra le scatole di pelati. Appropriato direi.
Katie, la designer di Summertales Boutique, è stata dolcissima e mi ha sistemato tutto addosso: headdress, waist ties, corsettatura e petti. Senza il suo supporto, la sua calma e la sua ferma presa sulla realtà, non ce l'avrei fatta.

Scendo per le scale, inizio a pensare a tutte le cose più orribili che potrei fare più o meno volontariamente durante la sfilata. Starnutirò scatarrando sulla prima fila di spettatori? Inciamperò rompendomi il naso e sanguinando sull'abito *già venduto* in cui sfilo? Scoreggerò a massimo volume per l'intera durata della passerella?
Trattandosi di me, potrebbero essere anche tutte queste cose insieme.
Vado.

Non ho rimpianti, nemmeno per la mia camminata veloce da commando. Avrei tanto voluto che ci fossero altri 200 abiti Summertales da mostrare dopo di noi, perché la collezione era splendida e meritava tutti gli "aaah" e gli "oooh" che ho sentito mentre passavo. Bellissimo, è stato semplicemente bellissimo.


Grazie Katie per avermi scelta e supportata durante l'esperienza. Grazie alle mie due altre compagne modelle, soprattutto a Stefania, per aver condiviso lo sforzo. Un grazie enorme anche al pubblico, la mia comm di amichetti, che ha fatto il tifo per me e mi ha fatta sentire sostenuta nella mia sfilata da papera.


Dopo Summertales Boutique è toccato a Fidel David. La meraviglia, l'estasi, l'apoteosi che è stata la sua collezione. La sfilata è stata un'esperienza a tutto tondo, un dramma recitato, una pantomima struggente. È stato un viaggio che mi sento onorata di aver compiuto. Non scriverò i dettagli della storia messa in atto dalle assistenti di Fidel, perché qualsiasi narrativa estrapoli non sarebbe mai fedele al pathos e al dramma di quel momento. Dovevate esserci! Ero quasi commossa dalla bellezza degli abiti e dall'eleganza di tutti i modelli. Mi ha fatto desiderare ardentemente di possedere almeno una delle sue creazioni.
Clara, Wolfling, Artdunoir, Caitlin... bravissimi (*꒦ິ꒳꒦ີ)

Dopo i défilé, c'è stato un breve momento per decomprimere, poi l'estrazione dei vincitori della lotteria in cui mi sono ritirata nuovamente per cambiarmi.
In retrospettiva, sono tanti i momenti che ho perso a causa della sfilata. La socialità è stata sacrificata, il tempo per lo shopping praticamente eroso e annullato.

Sono scesa, di nuovo nella mia veste di meretrice-chan, e mi sono diretta al banchetto. È parere condiviso che il catering fosse il punto dolente dell'evento: purtroppo servirsi era difficile, le code erano infinite e la qualità e quantità degli approvvigionamenti lasciava molto a desiderare. Comunque, ho preso le mie crostatine di albicocche e mi sono seduta a fare la chiacchera, finalmente, con i miei compari di ventura. Come ho già detto, per me il vero valore dell'evento erano le persone, non vedevo l'ora di quel momento.

★cheki!



Ultima foto di gruppo con tutti i fan di pasta e pizza dell'edificio:


Sono stata avvolta come da una coltre di calda ovatta, che mi ha fatto rimanere in uno stato di pura grazia durante tutti e tre i giorni in cui sono rimasta a Roma. Ho amato ogni secondo, ogni dialogo, ogni stretta di mano, ogni abbraccio. Ho potuto incontrare tantissime delle persone con le quali interagisco ogni giorno online, che vivono a centinaia o migliaia di chilometri da me. Sono rimasta frasornata per tutta la settimana a venire (e infatti mi ci sono voluti 6 mesi per partorire questo post lol).

Grazie a tutti, davvero. La vostra grazia mi ha dato nuova vita.

E speriamo di farne altri di questi eventi, ve! ( ‾́ ◡ ‾́ )

SPQR ad interim
xx

mercoledì 18 gennaio 2023

Guardaroba 2022-23

 Non avevo capito quanto il mio armadio fosse cambiato dall'ultimo post del genere, finché non ho iniziato a tirare fuori gli abiti uno a uno(*). In realtà, ci sono molte cose che non avevo compreso e che sono diventate chiare durante il processo di catalogazione per questo post 🧠

Prima di tutto, i soliti caveat:

  • tenete a mente che sono nella moda da più di dieci anni, non ho comprato tutto in una volta. 
  • tenete a mente che sono adulta, lavoro e devolvo ampia parte dei miei risparmi a questo hobby.
  • ricordate che i retroscena di questo guardaroba sono tutto fuorché glamour: ore passate a scorrere siti internet, risparmi, networking con altre persone nella moda, scelte discutibili qua e là.

E se nonostante tutto questo doveste ancora sentirvi irritati, non so, Gaviscon?

(*) Tutte le foto sono state scattate in condizioni precarie: varie case, varie superfici, luci diverse. Ci ho messo giorni a scattare e sistemare le foto e, nonostante abbia cercato di mantenere la massima professionalità, dopo un po' mi sono rotta le scatole di ritagliare e ho usato lo strumento di eliminazione dello sfondo automatica. Se vedete bordi strani o pizzi che spariscono nell'etere, è per quello. Stava diventando una sofferenza e ho preso la strada che non mi avrebbe fatto lanciare il telefono contro un muro. Cliccate sulle immagini per vederle a dimensione reale!

Iniziamo 💕 vi suggerisco una playlist per mettervi nell'atmosfera giusta:

DREAMS COME TRUE - 「朝がまた来る」
BUCK-TICK - ANGELIC CONVERSATION
globe - can't stop falling in love
MASCHERA - ゆらり

✧ MILK, modello sconosciuto (tra 2005 e 2020)

 

Iniziamo con le gonne! Il gobelin di questa gonna è adorabile, con dei colori davvero sbarazzini. Finora l'ho indossata in modo poco convenzionale per essere tappezzeria, con rosa e azzurro pastello. È il capo che cito sempre quando parlo di abbigliamento lolita casual, MILK è una marca molto valida per quel tipo di moda.

✧ AatP, A/P School skirt (2010)

 

La mia fidata gonna jolly, la metto con tutto. Uno dei capi più usati del mio guardaroba. Come sempre nella moda lolita, ha dettagli squisiti che sono visibili solo da vicino: il branding che corre sulla fettuccia tutt'attorno, il motivo gessato grigio sul fiocco, la catenella perlata con il charm del logo del marchio e un delicatissimo pizzo sull'orlo.

✧ Sheglit, Cynthia Lace skirt (2019)

 

Ho comprato questa gonna come investimento in una futura serie di coord shiro. Volevo qualcosa di bianco ottico, assoluto; non sapete quanto è difficile trovare un bianco puro, soprattutto quando le foto di catalogo non sono chiare. Ha una struttura insolita per il lolita: al posto di avere shirring, ha un cordino che corre all'interno della cintura, come i pantaloni della tuta. Per questa ragione, è molto molto larga e sto pensando di farla stringere.
Il pizzo in basso può piacere come non piacere. Mi hanno fatto notare che è lo stesso di un set di asciugamani e adesso > I can't unsee it 💀

✧ Innocent World, Classical Angels Bustle skirt (2007)

Altro capo molto usato del guardaroba. Ho scritto di questa gonna molte volte, quindi mi astengo dal lodarla. Sono eternamente alla ricerca di altri indumenti della stessa stampa Classical Angels, quindi se vedete qualcosa, in campana 💬

✧ EXCENTRIQUE, Check + Velvet skirt (2004)

Ho ammirato EXCENTRIQUE per anni, da lontano, silenziosamente, e non mi sembra vero possedere questa gonna. Ci sono due dettagli impossibili da notare dalla foto: il velluto ha una consistenza che mi è nuova in lolita, è soffice e leggero, diverso da ogni altro velluto lolita che io abbia mai toccato; la corsettatura della gonna è totale, composta da 6 barre di metallo, che non permettono di piegare la vita. Se anche mi cascasse a terra una banconota da cinquanta mentre indosso questa gonna, rimarrebbe lì. Non riuscirei a piegarmi 🙉

✧ Innocent World, Crown and Lily Embroidery skirt (2003)


Ho preso questa gonna senza pensarci troppo, perché costava poco (vd. le scelte discutibili di cui sopra) e ho scoperto all'arrivo che mi stava molto stretta. L'ho fatta allargare e adesso siamo inseparabili <3 Credo sia l'indumento lolita più vecchio in mio possesso al momento, se escludiamo le diatribe di datazione di altri abiti. È vecchiotta, ma fa un figurone indossata.

✧ Violet Fane, Le Fantôme de l'Antiquaire (2022)

Passiamo ai set. La velocità con cui ho acchiappato questo ha creato un piccolo loop temporale. La tappezzeria è leggera, così come il suede della gonna: indosserei entrambi i pezzi in tutte le stagioni. Spero di dare più rilevanza a questo set nell'anno venturo.

✧ Neb aaran do, set sconosciuto (tra 2010 e 2018)


Non sono sicura che fosse pensato per essere un set, ma lo comprai come tale da Wunderwelt. La gonna è a palloncino, un design insolito in lolita. Il brand ha un nome che emula il suono di Neverland nella testa di un giapponese (ne-ba-rā-n-do) e ci sono arrivata mille anni dopo, chiedendomi se non fosse una qualche parola inventata. Sono intelligente come un mattone.
È un set casual che si presta al sailor e al coplay di controllore Tr3nitalia 💀

✧ Violet Fane, Café Rose Appliqué velvet set (2021)


Sono stata un po' intimidita da questo set e non l'ho ancora mai sfruttato a dovere. Fatico a indossarle insieme perché il punto vita della gonna e della giacca non coincide su di me: la giacca è molto corta, mentre la gonna mi scente naturalmente sulla parte più stretta della vita, creando uno stacco fra i due poco piacevole all'occhio. Sono sicura che indossando il set spezzato avrei più chances di godermelo.

✧ BTSSB, Classical Rose Bouquet (2010)

E arriviamo finalmente agli abiti✨ Il mio primo abito, sempre adorato, ho scritto di lui in mille occasioni. Lo tengo pulito e al buio, al riparo dai maledetti raggi solari; cerco di farlo durare ancora 50 anni.

✧ MAM, Crown Embroidery Classic JSK (2009)


Questo abito è molto versatile, lo userei in tutti i tipi di coord. È anche molto comodo! Il ricamo con la corona sul petto lo rende anche molto valido nell'old school. Non si merita di stare in armadio, sigh.

 ✧ Metamorphose temps de fille, Princess Ribbon OP (2009)

Questo OP è un altro capo estremamente versatile. Dato il suo colore rosa scuro, insolito in lolita, non ci si deve preoccupare di coordinarlo ad altri rosa o rossi: lo si può indossare con bianchi, neri, crema. Ha maniche staccabili, colletto rimovibile e tutti i suoi fiocchi sono mobili. Insomma, è come avere 3 abiti in uno. Il tessuto a costine lo rende anche molto piacevole al tatto, ma impossibile da stirare 💧 È la mia signora perennemente scompigliata.

✧ BTSSB, Teddy Bouquet Print Gobelin JSK (2005)

Tessuto incredibile: un gobelin a orsetti, fiori e monogrammi Baby. I pizzi sono splendidi e meriterebbero un po' di cura da parte mia. A oggi mi sfugge ancora la maniera in cui annodare le quattro cinture alla vita: essendo in tappezzeria, sono molto voluminose e non permettono di creare un vero e proprio fiocco... dovrò fare altre prove. La stessa presenza di quelle cinture al posto dei più classici waist ties è un simbolo del gusto dei primi anni 2000, quando ancora si cercava di inventare la moda da zero. Vedo questo abito come un pezzo di storia lolita.

✧ BTSSB, Cherry Rendezvous ~Baby Cherry Beginning of Love~ OP (2015)


Si tratta di uno degli abiti praticamente contemporanei al mio ingresso nella moda, è stato nella mia lista dei desideri fin dalla sua prima messa in commercio. L'ho finalmente trovato in condizioni splendide, ancora con cartellino. Cerco di mantenere le condizioni eccellenti in cui versa. La stampa è squisitamente sweet lolita e si presta a coord con rosa, rosso, marrone e bianco. Spero di usarlo più spesso perché è davvero comodo. Una mia cara amica, la fantastica Pinkotora, mi ha regalato due forcine con ciliegie🍒 che gli si abbinano benissimo, quindi è solo questione di tempo.

✧ Fuwaya Lolita, Cats Birthday Party (2022)


A dimostrazione del fatto che il passare del tempo non mi dissuade dal perseguire lo sweet lolita, ho acquistato questo JSK proprio l'anno scorso. La stampa è incredibile, rivaleggia Angelic Pretty in bellezza e complessità. Vorrei tanto usare questo abito in un coord decora sweet lolita, oppure OTT sweet. Chiaramente, la quantità di accessori che devo abbinarci è mastodontica, quindi sto pazientemente risparmiando, accumulando e limando il risultato finale.

✧ BTSSB, Little Lady Camellia set completo: giacca + grembiule/gonna (2021)


"Francesca, potevi impegnarti un po' di più con le foto". Non esiste un modo di esaltare questo capo fotografandolo steso a terra, ok? Ci ho provato, stavo anche per infrangere la regola di fotografare ciascun abito dall'alto per intero, però ho desistito. So che non rende, ma fidatevi quando vi dico che è splendido, incredibile, elegantissimo e ultra Femminile, con la F maiuscola. È in tweed a tre colori, rosa, bianco e oro. I bottoni sono rose. I fiocchi sono in raso impreziosito da crêpe sui bordi. Le stole di chiffon riprendono quello sull'orlo. La fodera è in satin lucido e morbido, per cui quando si toglie la giacca si rivela un interno prezioso e tanto elegante quanto il capo stesso. Amo questo set. Se mai dovessi ricevere un qualsiasi riconoscimento pubblico nella vita, indosserei questo set per salire sul palco.

✧ Innocent World, Flora JSK versione lunga e corta (2009)


Sto barando mettendo due abiti sotto una singola voce? Forse. Voglio andare avanti con la mia vita e finire questo pos-- ed eccoci arrivati alle due sorelline Flora, versione lunga e corta. Qualcuno riterrà esagerata la mia scelta di possederli entrambi. A quel qualcuno rispondo: se trovassi un terzo Flora in beige, té al latte o di nuovo azzurro, me lo prenderei. E come la mettiamo adesso, mh? Perché l'ultima volta che ho controllato non c'è un limite di Flora JSK per una vita sana e bilanciata.

✧ Innocent World, Double Breasted Flare JSK (2018)


Indosso poco questo abito perché il suo scollo a barchetta limita molto il tipo di camicia che gli posso abbinare. Di norma odio il grigio in tutti gli ambiti, dall'arredamento alla moda, ma questo è una tonalità molto versatile: a metà fra grigio raggrinzato e cromo, con una punta di blu.

✧ Juliette et Justine, Forêt Profonde JSK (2012)

 

Ho scritto di quest'abito nel post precedente a questo e vi invito a darci un'occhiata. Live, laugh, love, froêt profonde jsk.

✧ Angelic Pretty, British Stripe OP (2017)


Ogni anno mi dimentico di possedere quest'abito, cosa che mi rende indegna di essere sua proprietaria. Il suo più grande pregio, l'essere classico e veloce da coordinare, è evidentemente il suo più grande difetto, perché l'ho archiviato mentalmente. I pizzi in cotone e i fiocchetti che guarniscono gli strati sulla gonna sono dettagli adorabili.

✧Victorian Maiden, Rococo Therese OP (2004)


I salti mortali che ho fatto per permettermi questo vestito, ricordo ancora quei giorni con una lieve angoscia. Di nuovo, le scelte discutibili di cui sopra. La foto lo fa sembrare sbiadito, ma è in condizioni eccellenti. Infilarcisi è una tortura medievale, che funge da deterrente dall'indossarlo. Dovrei davvero risolvere questo incomodo facendo distendere parte dello shirring frontale.

✧ Surface Spell, Rose Round Dance original JSK (2013)


Abito su misura per me medesima, comprato un paio d'anni fa direttamente da Surface Spell. I ricami con le rose sono incredibili, mi calza a pennello. L'unico motivo per cui non ci vivo dentro è che si tratta di un modello un pelo sopra le righe, sia nel gothic che nel classic. Sto assemblando un coord molto ambizioso che ripercorra i temi di Mana in Gardenia e mi ci vorrà un po' per venirne a capo.

✧ Moi Même Moitié, Rose Lace Cross JSK (2022)


Non ho intenzione di dire un'altra parola su questo vestito. Avrei potuto trovare un utilizzo migliore per il mio primo bonus a lavoro.

✧ Juliette et Justine, Rose Féerique JSK (2003)


Questo abito si porta dietro una qualche maledizione e mi induce alla superstizione. Probabilmente se l'è presa quando ho usato la sua cintura per creare due inserti di stoffa e allargare il busto. Non argomenterò oltre, ho paura di una ritorsione.

✧ Innocent World, Piano OP (2006)


Ho trovato questo abito per caso, ho fatto un'offerta a caso e me lo sono accaparrato, sempre a caso. Quando l'ho scartato, ho avuto un momento di vertigini da quanto è bello dal vivo. L'idea di riprodurre i tasti del pianoforte con nastrini di satin e una stoffa lucida plissettata è semplicemente geniale.

✧ Innocent World, Tartan Plaid Plain JSK (2018)


Questo abito rientra nella categoria casual per me, anche se il pizzo e il motivo invertito sulla gonna sono davvero molto interessanti. L'ho usato pochissimo, potrebbe venire con me anche in situazioni informali.

✧ Baby the Stars Shine Bright, Velveteen Lace Frill JSK (2021)


Ho dovuto scattare una foto sovraesposta perché si vedessero tutti i meravigliosi dettagli di questo vestito. Nella realtà il suo blu è più scuro, così come i suoi pizzi, ma è pursempre blu. L'ho indossato allo scorso ILD e mi ha fatto spanzare ricevere complimenti per il mio coord "tutto nero" da moltissime persone: sembra che tanti lo vedano nero, ma è blu. La cosa non mi dispiace però, dato che mi piacerebbe possederne anche un altro in un altro colore.
Inutile dire quanto questo JSK rappresenti l'essenza dell'estetica lolita che vorrei fosse associata a me nei secoli dei secoli amen.

✧ Alice and the Pirates, Veronica Elisse JSK (2015)


Il taglio dello sfondo ha sacrificato parte del tulle della sottogonna di questo abito: in basso ci sarebbe uno strato di tulle blu elettrico violaceo che si è perso. Considero questo abito un pezzo da evento, non credo lo indosserei mai per meet qualsiasi. Il busto è corsettato, per questo la silhouette finale una volta indossato è eccellente.

✧ Moi Même Moitié, Cross OP (2018)

L'abito col quale voglio essere sepolta, e se pensate che sia una boutade non avete capito gnente.

✧ Innocent World, Westminster Choir JSK (2013)


Ricordo di aver comprato questo abito usato, pensando "finché non posso permettermi una stampa di vetrate dipinte di Moitié, mi farò andare bene questo" e mamma mia, quanto mi prenderei a ceffe. I dettagli di questa stampa sono meravigliosi, il branding fuso con le vetrate originali della abbazia di Westminster è geniale. È molto più bella di qualsiasi modello Moitié di tema analogo e non lo scambierei per nulla al mondo. Non sarai mai un ripiego *pciù pciù*

✧ Summertales Boutique, the House of Royal Stewart velvet JSK (2019)


Ho trovato questo abito in una vendita diretta del brand su Instagram ed è stato il mio primo acquisto da loro. È perfetto, il tessuto è vero tartan, pesante e caldo. Sto cercando un grembiule nero da abbinargli, per arricchirlo e indossarlo più spesso.

✧ Metamorphose temps de fille, Double Breasted Coat OP (2006)


L'elemento più prezioso di questo abito/cappotto è il pizzo a croci sull'orlo della gonna, reperibile su moltissimi pezzi alla decade 2000-10 del brand. Non lo userei mai come cappotto, perché mi sembra troppo leggero, ma volendo può anche essere un capospalla.

✧ Baby the Stars Shine Bright, Back Ruffle OP with removable collar (2003)


Altro abito che mi è letteralmente piovuto in braccio, senza che lo cercassi direttamente. Sente il peso degli anni che ha, ma la sua fattura incredibile lo rende più moderno di molti OP attualmente in commercio.

✧ Innocent World, Rococo Standing Collar OP (2002)

Anche lui, reperto inaspettato delle mie notti passate su siti giapponesi. Ho già elogiato questo abito altrove, ma ci tengo a ribadire che non lascerà mai le mie mani.

✧ Alice and the Pirates, Francesca Frill JSK (2021)

La foto non gli rende assolutamente giustizia: il colletto staccabile ha due trecce di nastro che discendono dalle spalle e delle linee di pizzo; c'è un fiocco alla base dei bottoni con un charm di AATP. Per il resto, rimuovendo il colletto, è un JSK nero molto minimalista. L'ho preso proprio per avere un capo nero da accessoriare e colorare con altri elementi del coord.

💜 finito 💜

Prima di chiudere, ci tengo a ringraziare gli altri blog che mi hanno ispirata, spronata ed educata su cosa fosse un post di guardaroba.

Speravo sarei stata più sollevata, ma mi rendo conto che ho comunque tralasciato moltissimi oggetti che considero essere fondamentali nel mio guardaroba, come le borse, i cappotti e alcuni paia di scarpe lolita.
In generale, vorrei che le persone all'interno del lolita comprendessero quanti materiali sono necessari a mantenere un guardaroba come il mio. Si possono riciclare camicie e calze per diversi coord, ma quando si sale oltre una certa soglia di abiti, deve inevitabilmente crescere anche il numero di complementi del guardaroba. Per questo, dietro a questi abiti ci sono anche una ventina di camicie, una dozzina di piaia di calze, molte scarpe, molte borse, troppi headdress-- Non so per quanto tempo riuscirò a mantenere un armadio così grande, che richiede così tanto spazio, ma per ora me lo godo.

Chiudo dicendo che ho fotografato quasi tutti gli abiti. Ce n'è uno in viaggio verso di me, che sarà anche il mio ultimo grosso acquisto, e sul quale vorrei scrivere un post apposito in futuro. Per questo, eccovi il mio guardaroba del 2022/23, tutti meno uno!

Spero stiate iniziando l'anno col piede giusto. Nel dubbio, metteteceli tutti e due i piedi,
baci stellari xx

Miscellaneo // sono tornata!

  S ono tornata! Ho passato un periodo lungo mesi a ricrearmi unicamente su Instagram, che è il posto perggiore dove coltivare il proprio ho...