mercoledì 13 settembre 2023

Vitae Essentia 2023

 L'evento che tutti stavamo aspettando.

Il Vitae Essentia Teaparty 2023 che si è tenuto a Roma lo scorso febbraio è uno dei più grandi eventi incentrati sulla moda lolita d'Europa, il più grande in assoluto in Italia. Come me, la community lolita internazionale covava una grande anticipazione per quell'evento nella città senza tempo, pervenendo a essa dai quattro angoli del globo. Seguitemi nel racconto di quel weekend per rivivere la magia assieme💫

Piccola descrizione dell'evento e del suo concept, per chi non ha partecipato o seguito la pagina.

Il Vitae Essentia si è tenuto a Roma sabato 25 febbraio 2023, a Palazzo Colonna. Il tema dell'evento è stato la Divina Commedia dantesca, con i tre canonici ambienti come fondamentali d'ispirazione per i coord dei partecipanti: Inferno, Purgatorio e Paradiso. La struttura della giornata è stata questa: ingresso anticipato per venditori, seguiti da detentori del biglietto VIP; ingresso di tutti gli invitati; finestra di tempo per fare acquisti dalle bancarelle in sede; sfilata dei due indie brand Summertales Boutique e Fidel David; estrazione dei vincitori della lotteria; banchetto con catering; fine evento la sera.

Dopo aver ottenuto i biglietti, prenotato i treni (sbagliando perché sono idiota) e l'albergo (grazie a Erika, lei ci sta dentro molto più di me), non restava che ultimare i preparativi per il proprio coord e caricare la molla dell'emozione.
Durante la model call delle organizzatrici, mi ero lanciata ed ero entrata a far parte del parco modelle del brand indie Summer Tales Boutique. Ero emozionatissima e piuttosto ignara di quello che questa possibilità comportava, in quanto mia prima volta assoluta. L'ho voluto fare per coronare il momento di massima sicurezza che provo nel vestire la moda: so che questo sentimento di posata e indipendente eleganza è fragile come un fiocco di neve che si posa sui capelli al vento; prima o poi si scioglierà, lasciandomi con la mia solita disperazione nichilista, così ho voluto approfittarne.

Il giorno prima dell'evento

In stazione ho avuto il piacere di incontrare subito la mia figura di riferimento per tutto ciò di correlato a Roma, la mia parte migliore, l'unica e inestimabile Fixmeyup, che io ho il privilegio di conoscere come Camilla. Insieme, abbiamo raggiunto l'hotel e incontrato le altre. Dopo un breve momento sclero in hotel dovuto all'emozione del primo incontro, siamo usciti in lolita per pranzo-che-poi-erano-le-quattro-ma-vbb. Abbiamo incontrato, con mia grande sorpresa, il crocchio delle lolita francesi, fra le quali c'era Andrea. Io e lei parlavamo su Instagram da più di un anno ed essendo lei proprietaria del dolcissimo indie brand Majoly Shop, avevo anche avuto il piacere di scambiare corrispondenza e regali con lei. Vederla dal vivo così, d'improvviso, mi ha quasi commossa. L'ho abbracciata, ringraziata e sono rimasta incredula tutto il pomeriggio. C'erano anche Wolfling e Nathie, che onore. Più tardi si è aggiunta a noi un'altra ragazza che non riesco a reperire, tbd.

con Cami (*≧ω≦*)

Con les filles siamo poi andate alla scoperta del quartiere. Tappa gelato, tappa tempio e tantissime tappe foto nel mentre. Verso sera ho incontrato un'altra conoscenza virtuale con il quale avevo interagito in lungo e in largo online: Popipo Password. L'affiatamento che abbiamo avuto mi porta a ridere di questo nickname, adesso che lo chiamo Clara, ma ammetto di averlo salvato ancora così sul telefono. E di avergli servito il più isterico "POPIPOPIPO POPIPO" non appena l'ho visto💦 epico epico epico username ( ̄ω ̄)
Al momento di cenare mi sono staccata dal gruppo, che preferiva mangiare in hotel, per continuare a folleggiare in giro con Popipo e trovarmi col gruppo delle britanniche. Ringrazio quelle scarpette nere che vedete in foto: Amazon 2021, vere eroine della giornata sui sanpietrini di Roma.
Dopo un aperitivo in un lussosissimo bar (grazie al gusto raffinato di Popipo), abbiamo rimesso insieme i pezzi per beccare le britanniche. Abbiamo posato i nostri possenti sederi di tulle al loro tavolo senza complimenti, per una cena-che-poi-erano-le-dieci-ma-vbb.


al ristorante

da sx: Chrissi, Lois, Clara, me, Irma

Anche Chrissi era una conoscenza epistolare di lunghissima data che ho avuto la fortuna di incontrare. Avevo interagito online pure con Irma, per litigare lmao, ma dal vivo le cose sono andate lisce: tutta acqua sotto i ponti, come sempre.
Abbiamo salutato le brit, ho accompagnato Clara ad attendere il bus (che poi è diventato taxi perché i trasporti pubblici a Roma sono una barzelletta) e a un orario decente mi sono ritirata in stanza, stanca morta ma felicissima.

Il giorno dell'evento

Finalmente, eccoci al grande momento. I preparativi sono iniziati la mattina presto. Chi si doveva solo vestire, chi aveva una dozzina di strati da sovrapporre e chi doveva letteralmente ricostruirsi una seconda testa, fra parrucca, make-up e accessori.
Vedere persone come Ilaria (@pinkotora) assemblare il loro look elaborato fin nei minimi dettagli mi ha fatto fare un bagno d'umiltà, perché raramente estendo lo styling a parti come capelli, unghie, trucco o accessori.

meme random: quando ti dicono che puoi acquistare l'abito al momento

Il caos della stanza che passa in secondo piano; l'odore di shampoo, profumo, piastra calda; le suppliche di allacciare quel nastro, tirare quel corsetto, tenere in posa quella molletta. Finalmente, tutti pronti, usciamo.

in fila per l'ingresso

Siamo usciti pensando di entrare immediatamente, ma c'è stato uno scarto di una mezzoretta a causa della fila. In retrospettiva, essendoci bancarelle che vendono merce unica, avremmo dovuto regolarci come se l'evento avesse dovuto iniziare 40 minuti prima (# ̄ω ̄)
Una volta dentro, sono rimasta frastornata dalla quantità di lolita che ho visto stagliarsi di fronte a me. Non ero preparata! Era la prima volta che vedevo così tanti coord tutti in una volta. Ho iniziato a balbettare cose senza senso in inglese e in italiano: "wow crazy coord!", "nooo ti prego stai benissimo!", come una turista cinese al Colosseo insomma.
Non ho nemmeno visto le bancarelle, sono andata direttamente al salone principale per godermi la magnificenza della location. Lì, ho involontariamente incrociato il fotografo che, come un NPC, lucidava i suoi obiettivi, incerto sul da farsi. Mi ha proposto di fare delle foto e ho accettato al volo, correndo a chiamare la bestie Camilla e quante più persone potevo.

con Cami

Bonnet, calze: Metamorphose temps de fille
Camicia: Alice and the Pirates
JSK, borsa: Baby the Stars Shine Bright
Scarpe: Vivienne Westwood

Sono davvero fiera del coord che ho messo assieme per l'evento. Non sarei riuscita a buttarmi su qualcosa di elaborato: non ho mai indossato elementi di costumi, non volevo riempirmi di roba per il coord di una sola giornata. Inoltre, non sono versata nel fai da te, per cui iniziare da zero era una pessima idea. Ho costruito un outfit che fosse fedele al mio tipo di lolita preferito, quello giapponese, con elementi OTT come il bonnet e l'abito.
Il mio tema era: Francesca, di Paolo e Francesca, ma anche madame del b_rdello. Per il partito dell'inferno, chiaramente (o˘◡˘o)

Ho avuto pochissimo tempo per fare qualsiasi altra cosa. Ho salutato al volo Erika e Marianna alla loro bancarella condivisa, bellissima, poi ho scambiato due parole con le persone della community internazionale che ho immediatamente individuato fra la folla. Questo mi si è rivolto contro: appena ho parlato con una delle persone coinvolte nella sfilata, mi è stato detto di avvicinarmi ai camerini per iniziare i preparativi. Così, sono andata.

Da qui, il racconto diventa caotico. Nei "camerini", ovvero il piano cucina e bagno della location, c'erano persone accucciate a rifarsi il trucco, persone mezze ignude che chiedevano chi avesse fregato le loro scarpe, designer che rincorrevano modelli per sistemare l'ennesimo strato di pizzi. E poi, c'ero io, capezzoli coperti dai miei soli pollici, che cercavo di indossare l'op con il quale avrei sfilato in una dispensa, fra le scatole di pelati. Appropriato direi.
Katie, la designer di Summertales Boutique, è stata dolcissima e mi ha sistemato tutto addosso: headdress, waist ties, corsettatura e petti. Senza il suo supporto, la sua calma e la sua ferma presa sulla realtà, non ce l'avrei fatta.

Scendo per le scale, inizio a pensare a tutte le cose più orribili che potrei fare più o meno volontariamente durante la sfilata. Starnutirò scatarrando sulla prima fila di spettatori? Inciamperò rompendomi il naso e sanguinando sull'abito *già venduto* in cui sfilo? Scoreggerò a massimo volume per l'intera durata della passerella?
Trattandosi di me, potrebbero essere anche tutte queste cose insieme.
Vado.

Non ho rimpianti, nemmeno per la mia camminata veloce da commando. Avrei tanto voluto che ci fossero altri 200 abiti Summertales da mostrare dopo di noi, perché la collezione era splendida e meritava tutti gli "aaah" e gli "oooh" che ho sentito mentre passavo. Bellissimo, è stato semplicemente bellissimo.


Grazie Katie per avermi scelta e supportata durante l'esperienza. Grazie alle mie due altre compagne modelle, soprattutto a Stefania, per aver condiviso lo sforzo. Un grazie enorme anche al pubblico, la mia comm di amichetti, che ha fatto il tifo per me e mi ha fatta sentire sostenuta nella mia sfilata da papera.


Dopo Summertales Boutique è toccato a Fidel David. La meraviglia, l'estasi, l'apoteosi che è stata la sua collezione. La sfilata è stata un'esperienza a tutto tondo, un dramma recitato, una pantomima struggente. È stato un viaggio che mi sento onorata di aver compiuto. Non scriverò i dettagli della storia messa in atto dalle assistenti di Fidel, perché qualsiasi narrativa estrapoli non sarebbe mai fedele al pathos e al dramma di quel momento. Dovevate esserci! Ero quasi commossa dalla bellezza degli abiti e dall'eleganza di tutti i modelli. Mi ha fatto desiderare ardentemente di possedere almeno una delle sue creazioni.
Clara, Wolfling, Artdunoir, Caitlin... bravissimi (*꒦ິ꒳꒦ີ)

Dopo i défilé, c'è stato un breve momento per decomprimere, poi l'estrazione dei vincitori della lotteria in cui mi sono ritirata nuovamente per cambiarmi.
In retrospettiva, sono tanti i momenti che ho perso a causa della sfilata. La socialità è stata sacrificata, il tempo per lo shopping praticamente eroso e annullato.

Sono scesa, di nuovo nella mia veste di meretrice-chan, e mi sono diretta al banchetto. È parere condiviso che il catering fosse il punto dolente dell'evento: purtroppo servirsi era difficile, le code erano infinite e la qualità e quantità degli approvvigionamenti lasciava molto a desiderare. Comunque, ho preso le mie crostatine di albicocche e mi sono seduta a fare la chiacchera, finalmente, con i miei compari di ventura. Come ho già detto, per me il vero valore dell'evento erano le persone, non vedevo l'ora di quel momento.

★cheki!



Ultima foto di gruppo con tutti i fan di pasta e pizza dell'edificio:


Sono stata avvolta come da una coltre di calda ovatta, che mi ha fatto rimanere in uno stato di pura grazia durante tutti e tre i giorni in cui sono rimasta a Roma. Ho amato ogni secondo, ogni dialogo, ogni stretta di mano, ogni abbraccio. Ho potuto incontrare tantissime delle persone con le quali interagisco ogni giorno online, che vivono a centinaia o migliaia di chilometri da me. Sono rimasta frasornata per tutta la settimana a venire (e infatti mi ci sono voluti 6 mesi per partorire questo post lol).

Grazie a tutti, davvero. La vostra grazia mi ha dato nuova vita.

E speriamo di farne altri di questi eventi, ve! ( ‾́ ◡ ‾́ )

SPQR ad interim
xx

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