mercoledì 18 gennaio 2023

Guardaroba 2022-23

 Non avevo capito quanto il mio armadio fosse cambiato dall'ultimo post del genere, finché non ho iniziato a tirare fuori gli abiti uno a uno(*). In realtà, ci sono molte cose che non avevo compreso e che sono diventate chiare durante il processo di catalogazione per questo post 🧠

Prima di tutto, i soliti caveat:

  • tenete a mente che sono nella moda da più di dieci anni, non ho comprato tutto in una volta. 
  • tenete a mente che sono adulta, lavoro e devolvo ampia parte dei miei risparmi a questo hobby.
  • ricordate che i retroscena di questo guardaroba sono tutto fuorché glamour: ore passate a scorrere siti internet, risparmi, networking con altre persone nella moda, scelte discutibili qua e là.

E se nonostante tutto questo doveste ancora sentirvi irritati, non so, Gaviscon?

(*) Tutte le foto sono state scattate in condizioni precarie: varie case, varie superfici, luci diverse. Ci ho messo giorni a scattare e sistemare le foto e, nonostante abbia cercato di mantenere la massima professionalità, dopo un po' mi sono rotta le scatole di ritagliare e ho usato lo strumento di eliminazione dello sfondo automatica. Se vedete bordi strani o pizzi che spariscono nell'etere, è per quello. Stava diventando una sofferenza e ho preso la strada che non mi avrebbe fatto lanciare il telefono contro un muro. Cliccate sulle immagini per vederle a dimensione reale!

Iniziamo 💕 vi suggerisco una playlist per mettervi nell'atmosfera giusta:

DREAMS COME TRUE - 「朝がまた来る」
BUCK-TICK - ANGELIC CONVERSATION
globe - can't stop falling in love
MASCHERA - ゆらり

✧ MILK, modello sconosciuto (tra 2005 e 2020)

 

Iniziamo con le gonne! Il gobelin di questa gonna è adorabile, con dei colori davvero sbarazzini. Finora l'ho indossata in modo poco convenzionale per essere tappezzeria, con rosa e azzurro pastello. È il capo che cito sempre quando parlo di abbigliamento lolita casual, MILK è una marca molto valida per quel tipo di moda.

✧ AatP, A/P School skirt (2010)

 

La mia fidata gonna jolly, la metto con tutto. Uno dei capi più usati del mio guardaroba. Come sempre nella moda lolita, ha dettagli squisiti che sono visibili solo da vicino: il branding che corre sulla fettuccia tutt'attorno, il motivo gessato grigio sul fiocco, la catenella perlata con il charm del logo del marchio e un delicatissimo pizzo sull'orlo.

✧ Sheglit, Cynthia Lace skirt (2019)

 

Ho comprato questa gonna come investimento in una futura serie di coord shiro. Volevo qualcosa di bianco ottico, assoluto; non sapete quanto è difficile trovare un bianco puro, soprattutto quando le foto di catalogo non sono chiare. Ha una struttura insolita per il lolita: al posto di avere shirring, ha un cordino che corre all'interno della cintura, come i pantaloni della tuta. Per questa ragione, è molto molto larga e sto pensando di farla stringere.
Il pizzo in basso può piacere come non piacere. Mi hanno fatto notare che è lo stesso di un set di asciugamani e adesso > I can't unsee it 💀

✧ Innocent World, Classical Angels Bustle skirt (2007)

Altro capo molto usato del guardaroba. Ho scritto di questa gonna molte volte, quindi mi astengo dal lodarla. Sono eternamente alla ricerca di altri indumenti della stessa stampa Classical Angels, quindi se vedete qualcosa, in campana 💬

✧ EXCENTRIQUE, Check + Velvet skirt (2004)

Ho ammirato EXCENTRIQUE per anni, da lontano, silenziosamente, e non mi sembra vero possedere questa gonna. Ci sono due dettagli impossibili da notare dalla foto: il velluto ha una consistenza che mi è nuova in lolita, è soffice e leggero, diverso da ogni altro velluto lolita che io abbia mai toccato; la corsettatura della gonna è totale, composta da 6 barre di metallo, che non permettono di piegare la vita. Se anche mi cascasse a terra una banconota da cinquanta mentre indosso questa gonna, rimarrebbe lì. Non riuscirei a piegarmi 🙉

✧ Innocent World, Crown and Lily Embroidery skirt (2003)


Ho preso questa gonna senza pensarci troppo, perché costava poco (vd. le scelte discutibili di cui sopra) e ho scoperto all'arrivo che mi stava molto stretta. L'ho fatta allargare e adesso siamo inseparabili <3 Credo sia l'indumento lolita più vecchio in mio possesso al momento, se escludiamo le diatribe di datazione di altri abiti. È vecchiotta, ma fa un figurone indossata.

✧ Violet Fane, Le Fantôme de l'Antiquaire (2022)

Passiamo ai set. La velocità con cui ho acchiappato questo ha creato un piccolo loop temporale. La tappezzeria è leggera, così come il suede della gonna: indosserei entrambi i pezzi in tutte le stagioni. Spero di dare più rilevanza a questo set nell'anno venturo.

✧ Neb aaran do, set sconosciuto (tra 2010 e 2018)


Non sono sicura che fosse pensato per essere un set, ma lo comprai come tale da Wunderwelt. La gonna è a palloncino, un design insolito in lolita. Il brand ha un nome che emula il suono di Neverland nella testa di un giapponese (ne-ba-rā-n-do) e ci sono arrivata mille anni dopo, chiedendomi se non fosse una qualche parola inventata. Sono intelligente come un mattone.
È un set casual che si presta al sailor e al coplay di controllore Tr3nitalia 💀

✧ Violet Fane, Café Rose Appliqué velvet set (2021)


Sono stata un po' intimidita da questo set e non l'ho ancora mai sfruttato a dovere. Fatico a indossarle insieme perché il punto vita della gonna e della giacca non coincide su di me: la giacca è molto corta, mentre la gonna mi scente naturalmente sulla parte più stretta della vita, creando uno stacco fra i due poco piacevole all'occhio. Sono sicura che indossando il set spezzato avrei più chances di godermelo.

✧ BTSSB, Classical Rose Bouquet (2010)

E arriviamo finalmente agli abiti✨ Il mio primo abito, sempre adorato, ho scritto di lui in mille occasioni. Lo tengo pulito e al buio, al riparo dai maledetti raggi solari; cerco di farlo durare ancora 50 anni.

✧ MAM, Crown Embroidery Classic JSK (2009)


Questo abito è molto versatile, lo userei in tutti i tipi di coord. È anche molto comodo! Il ricamo con la corona sul petto lo rende anche molto valido nell'old school. Non si merita di stare in armadio, sigh.

 ✧ Metamorphose temps de fille, Princess Ribbon OP (2009)

Questo OP è un altro capo estremamente versatile. Dato il suo colore rosa scuro, insolito in lolita, non ci si deve preoccupare di coordinarlo ad altri rosa o rossi: lo si può indossare con bianchi, neri, crema. Ha maniche staccabili, colletto rimovibile e tutti i suoi fiocchi sono mobili. Insomma, è come avere 3 abiti in uno. Il tessuto a costine lo rende anche molto piacevole al tatto, ma impossibile da stirare 💧 È la mia signora perennemente scompigliata.

✧ BTSSB, Teddy Bouquet Print Gobelin JSK (2005)

Tessuto incredibile: un gobelin a orsetti, fiori e monogrammi Baby. I pizzi sono splendidi e meriterebbero un po' di cura da parte mia. A oggi mi sfugge ancora la maniera in cui annodare le quattro cinture alla vita: essendo in tappezzeria, sono molto voluminose e non permettono di creare un vero e proprio fiocco... dovrò fare altre prove. La stessa presenza di quelle cinture al posto dei più classici waist ties è un simbolo del gusto dei primi anni 2000, quando ancora si cercava di inventare la moda da zero. Vedo questo abito come un pezzo di storia lolita.

✧ BTSSB, Cherry Rendezvous ~Baby Cherry Beginning of Love~ OP (2015)


Si tratta di uno degli abiti praticamente contemporanei al mio ingresso nella moda, è stato nella mia lista dei desideri fin dalla sua prima messa in commercio. L'ho finalmente trovato in condizioni splendide, ancora con cartellino. Cerco di mantenere le condizioni eccellenti in cui versa. La stampa è squisitamente sweet lolita e si presta a coord con rosa, rosso, marrone e bianco. Spero di usarlo più spesso perché è davvero comodo. Una mia cara amica, la fantastica Pinkotora, mi ha regalato due forcine con ciliegie🍒 che gli si abbinano benissimo, quindi è solo questione di tempo.

✧ Fuwaya Lolita, Cats Birthday Party (2022)


A dimostrazione del fatto che il passare del tempo non mi dissuade dal perseguire lo sweet lolita, ho acquistato questo JSK proprio l'anno scorso. La stampa è incredibile, rivaleggia Angelic Pretty in bellezza e complessità. Vorrei tanto usare questo abito in un coord decora sweet lolita, oppure OTT sweet. Chiaramente, la quantità di accessori che devo abbinarci è mastodontica, quindi sto pazientemente risparmiando, accumulando e limando il risultato finale.

✧ BTSSB, Little Lady Camellia set completo: giacca + grembiule/gonna (2021)


"Francesca, potevi impegnarti un po' di più con le foto". Non esiste un modo di esaltare questo capo fotografandolo steso a terra, ok? Ci ho provato, stavo anche per infrangere la regola di fotografare ciascun abito dall'alto per intero, però ho desistito. So che non rende, ma fidatevi quando vi dico che è splendido, incredibile, elegantissimo e ultra Femminile, con la F maiuscola. È in tweed a tre colori, rosa, bianco e oro. I bottoni sono rose. I fiocchi sono in raso impreziosito da crêpe sui bordi. Le stole di chiffon riprendono quello sull'orlo. La fodera è in satin lucido e morbido, per cui quando si toglie la giacca si rivela un interno prezioso e tanto elegante quanto il capo stesso. Amo questo set. Se mai dovessi ricevere un qualsiasi riconoscimento pubblico nella vita, indosserei questo set per salire sul palco.

✧ Innocent World, Flora JSK versione lunga e corta (2009)


Sto barando mettendo due abiti sotto una singola voce? Forse. Voglio andare avanti con la mia vita e finire questo pos-- ed eccoci arrivati alle due sorelline Flora, versione lunga e corta. Qualcuno riterrà esagerata la mia scelta di possederli entrambi. A quel qualcuno rispondo: se trovassi un terzo Flora in beige, té al latte o di nuovo azzurro, me lo prenderei. E come la mettiamo adesso, mh? Perché l'ultima volta che ho controllato non c'è un limite di Flora JSK per una vita sana e bilanciata.

✧ Innocent World, Double Breasted Flare JSK (2018)


Indosso poco questo abito perché il suo scollo a barchetta limita molto il tipo di camicia che gli posso abbinare. Di norma odio il grigio in tutti gli ambiti, dall'arredamento alla moda, ma questo è una tonalità molto versatile: a metà fra grigio raggrinzato e cromo, con una punta di blu.

✧ Juliette et Justine, Forêt Profonde JSK (2012)

 

Ho scritto di quest'abito nel post precedente a questo e vi invito a darci un'occhiata. Live, laugh, love, froêt profonde jsk.

✧ Angelic Pretty, British Stripe OP (2017)


Ogni anno mi dimentico di possedere quest'abito, cosa che mi rende indegna di essere sua proprietaria. Il suo più grande pregio, l'essere classico e veloce da coordinare, è evidentemente il suo più grande difetto, perché l'ho archiviato mentalmente. I pizzi in cotone e i fiocchetti che guarniscono gli strati sulla gonna sono dettagli adorabili.

✧Victorian Maiden, Rococo Therese OP (2004)


I salti mortali che ho fatto per permettermi questo vestito, ricordo ancora quei giorni con una lieve angoscia. Di nuovo, le scelte discutibili di cui sopra. La foto lo fa sembrare sbiadito, ma è in condizioni eccellenti. Infilarcisi è una tortura medievale, che funge da deterrente dall'indossarlo. Dovrei davvero risolvere questo incomodo facendo distendere parte dello shirring frontale.

✧ Surface Spell, Rose Round Dance original JSK (2013)


Abito su misura per me medesima, comprato un paio d'anni fa direttamente da Surface Spell. I ricami con le rose sono incredibili, mi calza a pennello. L'unico motivo per cui non ci vivo dentro è che si tratta di un modello un pelo sopra le righe, sia nel gothic che nel classic. Sto assemblando un coord molto ambizioso che ripercorra i temi di Mana in Gardenia e mi ci vorrà un po' per venirne a capo.

✧ Moi Même Moitié, Rose Lace Cross JSK (2022)


Non ho intenzione di dire un'altra parola su questo vestito. Avrei potuto trovare un utilizzo migliore per il mio primo bonus a lavoro.

✧ Juliette et Justine, Rose Féerique JSK (2003)


Questo abito si porta dietro una qualche maledizione e mi induce alla superstizione. Probabilmente se l'è presa quando ho usato la sua cintura per creare due inserti di stoffa e allargare il busto. Non argomenterò oltre, ho paura di una ritorsione.

✧ Innocent World, Piano OP (2006)


Ho trovato questo abito per caso, ho fatto un'offerta a caso e me lo sono accaparrato, sempre a caso. Quando l'ho scartato, ho avuto un momento di vertigini da quanto è bello dal vivo. L'idea di riprodurre i tasti del pianoforte con nastrini di satin e una stoffa lucida plissettata è semplicemente geniale.

✧ Innocent World, Tartan Plaid Plain JSK (2018)


Questo abito rientra nella categoria casual per me, anche se il pizzo e il motivo invertito sulla gonna sono davvero molto interessanti. L'ho usato pochissimo, potrebbe venire con me anche in situazioni informali.

✧ Baby the Stars Shine Bright, Velveteen Lace Frill JSK (2021)


Ho dovuto scattare una foto sovraesposta perché si vedessero tutti i meravigliosi dettagli di questo vestito. Nella realtà il suo blu è più scuro, così come i suoi pizzi, ma è pursempre blu. L'ho indossato allo scorso ILD e mi ha fatto spanzare ricevere complimenti per il mio coord "tutto nero" da moltissime persone: sembra che tanti lo vedano nero, ma è blu. La cosa non mi dispiace però, dato che mi piacerebbe possederne anche un altro in un altro colore.
Inutile dire quanto questo JSK rappresenti l'essenza dell'estetica lolita che vorrei fosse associata a me nei secoli dei secoli amen.

✧ Alice and the Pirates, Veronica Elisse JSK (2015)


Il taglio dello sfondo ha sacrificato parte del tulle della sottogonna di questo abito: in basso ci sarebbe uno strato di tulle blu elettrico violaceo che si è perso. Considero questo abito un pezzo da evento, non credo lo indosserei mai per meet qualsiasi. Il busto è corsettato, per questo la silhouette finale una volta indossato è eccellente.

✧ Moi Même Moitié, Cross OP (2018)

L'abito col quale voglio essere sepolta, e se pensate che sia una boutade non avete capito gnente.

✧ Innocent World, Westminster Choir JSK (2013)


Ricordo di aver comprato questo abito usato, pensando "finché non posso permettermi una stampa di vetrate dipinte di Moitié, mi farò andare bene questo" e mamma mia, quanto mi prenderei a ceffe. I dettagli di questa stampa sono meravigliosi, il branding fuso con le vetrate originali della abbazia di Westminster è geniale. È molto più bella di qualsiasi modello Moitié di tema analogo e non lo scambierei per nulla al mondo. Non sarai mai un ripiego *pciù pciù*

✧ Summertales Boutique, the House of Royal Stewart velvet JSK (2019)


Ho trovato questo abito in una vendita diretta del brand su Instagram ed è stato il mio primo acquisto da loro. È perfetto, il tessuto è vero tartan, pesante e caldo. Sto cercando un grembiule nero da abbinargli, per arricchirlo e indossarlo più spesso.

✧ Metamorphose temps de fille, Double Breasted Coat OP (2006)


L'elemento più prezioso di questo abito/cappotto è il pizzo a croci sull'orlo della gonna, reperibile su moltissimi pezzi alla decade 2000-10 del brand. Non lo userei mai come cappotto, perché mi sembra troppo leggero, ma volendo può anche essere un capospalla.

✧ Baby the Stars Shine Bright, Back Ruffle OP with removable collar (2003)


Altro abito che mi è letteralmente piovuto in braccio, senza che lo cercassi direttamente. Sente il peso degli anni che ha, ma la sua fattura incredibile lo rende più moderno di molti OP attualmente in commercio.

✧ Innocent World, Rococo Standing Collar OP (2002)

Anche lui, reperto inaspettato delle mie notti passate su siti giapponesi. Ho già elogiato questo abito altrove, ma ci tengo a ribadire che non lascerà mai le mie mani.

✧ Alice and the Pirates, Francesca Frill JSK (2021)

La foto non gli rende assolutamente giustizia: il colletto staccabile ha due trecce di nastro che discendono dalle spalle e delle linee di pizzo; c'è un fiocco alla base dei bottoni con un charm di AATP. Per il resto, rimuovendo il colletto, è un JSK nero molto minimalista. L'ho preso proprio per avere un capo nero da accessoriare e colorare con altri elementi del coord.

💜 finito 💜

Prima di chiudere, ci tengo a ringraziare gli altri blog che mi hanno ispirata, spronata ed educata su cosa fosse un post di guardaroba.

Speravo sarei stata più sollevata, ma mi rendo conto che ho comunque tralasciato moltissimi oggetti che considero essere fondamentali nel mio guardaroba, come le borse, i cappotti e alcuni paia di scarpe lolita.
In generale, vorrei che le persone all'interno del lolita comprendessero quanti materiali sono necessari a mantenere un guardaroba come il mio. Si possono riciclare camicie e calze per diversi coord, ma quando si sale oltre una certa soglia di abiti, deve inevitabilmente crescere anche il numero di complementi del guardaroba. Per questo, dietro a questi abiti ci sono anche una ventina di camicie, una dozzina di piaia di calze, molte scarpe, molte borse, troppi headdress-- Non so per quanto tempo riuscirò a mantenere un armadio così grande, che richiede così tanto spazio, ma per ora me lo godo.

Chiudo dicendo che ho fotografato quasi tutti gli abiti. Ce n'è uno in viaggio verso di me, che sarà anche il mio ultimo grosso acquisto, e sul quale vorrei scrivere un post apposito in futuro. Per questo, eccovi il mio guardaroba del 2022/23, tutti meno uno!

Spero stiate iniziando l'anno col piede giusto. Nel dubbio, metteteceli tutti e due i piedi,
baci stellari xx

domenica 15 gennaio 2023

Una passeggiata nella Foresta Profonda

 Approfitto del mio status di proprietaria maggioritaria di questo spazio (?) per scrivere un post puramente celebrativo. Vi parlerò di un'abito, una storia e tanti ricordi. Se non apprezzate conenuti personali di questo genere, tornate più in là: ci sono tutorial e recensioni in lavorazione! Per ora, mi soffermo ad assaporare questo momento.

playlist
jonatan leandoer96 - Blue Light
SNoW - 逆さまの蝶
Miyavi - selfish love
Everything But The Girl - Missing

Nel 2012 stavo facendo incetta di contenuti lolita in maniera intenzionale. Ero già iscritta al GLZ forum e aspettavo con trepidazione i post dei membri più anziani, per guardare i loro guardaroba e sognare un po'.
In quella fase della moda, possedere lolita giapponese era un evento raro per qualcuno nella comunità italiana.
Pochissimi riuscivano ad acquistare dal Giappone: l'assenza dei social e la difficoltà nel trovare shopping services erano barriere molto alte da superare. Possedere un oggetto di uno dei tre brand della trinità (Victorian Maiden, Mary Magdalene e Juliette et Justine) era considerato un simbolo per una classic lolita, più che un effettivo acquisto. Significava essere abbastanza scaltri, abbienti e interconnessi con la comunità internazionale da aver ottenuto un pezzo vero della moda, il prestigio percepito era incredibile. Chiaramente, i tempi sono cambiati e non c'è più questo spartiacque, ma devo raccontare per dare contesto all'emozione che sto provando, al significato che ha per me.

Dati i presupposti, potete immaginare quanto Juliette et Justine si collocasse bene al vertice della piramide. O meglio, potete immaginarlo se tenete in considerazione che i suoi prezzi erano molto più alti di quelli di Innocent World, la sua distribuzione era limitatissima, principalmente MTO, e che il suo sito internet apriva le vendite solo una tantum, senza annunci o pubblicità. Il sistema per mettere le mani sui loro vestiti era avvolto dal mistero. Le ragioni dietro ad alcune delle loro stampe più audaci erano ancora più oscure. Le speculazioni sull'origine del nome del marchio erano cicliche e suscitavano scandalo (Juliette e Justine sono due sorelle presenti all'interno dei romanzi del Marchese De Sade). In aggiunta, la vicenda dietro alla sua nascita stuzzicava la fantasia dei fan. Si diceva che Mari Nakamura, la designer principale di JetJ, avesse lavorato con Victorian Maiden prima di andarsene sbattendo la porta e urlando "ve la farò vedere, creerò il mio brand!"
Tutti questi elementi velavano Juliette et Justine in una coltre di mistero e gli davano i tratti di un marchio eclettico, sorprendente e riservato a pochi intenditori.

Non esisteva Lolibrary, l'archivio di riferimento era Livejournal, curato dallo zelo di persone che conservavano le immagini dei release. Fu lì che lo vidi per la prima volta, Forêt Profonde JSK.

Era stato postato assieme a tanti altri design della casa. Vi invito a cercare altri modelli del marchio del 2011-2012: sono gli anni dell'abito con la faccia di Cristo, delle stampe psichedeliche di colori fluo e dell'utilizzo di interi dipinti, con le grazie tutte esposte 💦 Juliette et Justine sembrava un calderone di lava in perenne ebollizione, produceva abiti fuori di testa. Non si poteva prevedere quale altra bizzarrìa avrebbero messo sul mercato, tanto è vero che di lì a poco sarebbe arrivato l'abito con un gallo sopra un gatto sopra un cane sopra un asino (sì, dovete cliccare e guardarlo coi vostri occhi).
Salvai l'immagine del JSK, la cercai più grande, la tenni, la riguardai più e più volte. Non conoscevo il dipinto della stampa, ma francamente non mi interessava. Donzella in difficoltà, cavaliere in tutina e cavallo bianco? Va bene. Era la prima volta che vedevo un pizzo così elaborato, uno stile così riconoscibile (corpetto nero e stampa a tutta gonna) su un design così semplice. Ero davvero innamorata, non come si dice spesso, superficialmente: ero infatuata, sentivo una mancanza fisica nei confronti di un oggetto che non avevo nemmeno mai visto dal vero. Avevo bisogno di riguardare l'immagine ogni tot giorni; riproducevo l'abito con l'abbigliamento casual, con una canottiera nera e una gonna fiorata; provavo affezione istintiva per tutto ciò che Juliette et Justine faceva, perché era il produttore di quell'abito. Come dicono i ragazzini oggi-- stan? 💀
Forêt Profonde JSK era diventato il mio biglietto da visita: inserivo una sua immagine ogni volta che mi presentavo in una nuova community online. Lo inserivo nelle mie liste desideri, scrivendo sempre che ero disposta a fare qualsiasi cosa per averlo, conscia del fatto che anche solo trovare una persona in possesso di un abito del brand su territorio italiano era chiedere troppo.

La community adesso potrebbe pensare che il modo in cui hanno coordinato il JSK nelle foto di catalogo sia audace e trasgredisca alle regole. Ci tengo a contestualizzare anche quello: dieci anni fa era molto comune vedere JSK e OP classic coordinati senza camicia e senza calze. Victorian Maiden faceva posare le sue modelle senza accessori per la testa e senza camicia già nei primi del duemila. Andava così, non strappiamoci i capelli.

Qui il racconto del passato si interrompe, Forêt Profonde è rimasto un sogno sempre più labile e sbiadito negli anni. Nel 2020, quando sono rientrata nella comunità lolita internazionale, l'ho tenuto nascosto, omettendolo nelle mie wishlist. Ho sempre detto di essere in cerca di Amour d'amants robe JSK, che era molto più noto e più presente nel mercato di seconda mano.
Così, come la collana di Titanic, ho lasciato che il mio Cuore dell'Oceano sprofondasse nell'abisso dei miei ricordi, rassegnata a non vederlo mai più...

... finché un bel giorno non è saltato fuori su Lacemarket e me lo sono accattato hahaaa ciaooo ᕕ( =3=)ᕗ
Ci sono voluti dieci anni, signori, dieci! Avrei potuto essere sotto terra, e invece ho trovato un abito che volevo dai tempi delle superiori, se non è character development questo 💆💅




 
 
Che beffa, dopo anni passati a credere che la taglia più grande fosse comunque troppo piccola, ho scoperto che la 2 mi sta larga.
Il sito ufficiale la descrive come 10 cm più piccola di quanto non sia in realtà, e così segue Lolibrary e di conseguenza gli annunci di vendita. È incredibile come non ci sia ancora stato uno stronz_ di buona volontà che l'abbia misurato prima di metterlo in vendita, la discrepanza è lampante. Bene. Non sono assolutamente arrabbiata per aver perso così tanti anni e rinunciato ad abiti di taglie che avrebbero potuto starmi ☺👹

Sono sempre stata riluttante a cercare approfondimenti sul dipinto della gonna, pensavo fosse una crudeltà gratuita da fare a me stessa gravitare attorno a qualcosa che non avrei mai potuto toccare con mano. Però, come dicevo sopra, l'innamoramento ci avvince all'oggetto amato contro ogni logica e volontà. Negli anni ho letto molte sintesi del mito di Ondina, qui ritratto da Daniel Maclise, e trovo che la sinossi di Wikipedia vada bene come soluzione veloce. Se ne volete una ancora più veloce, tl;dr: Ondina è una ninfa che sacrifica la sua immortalità per congiungersi a un umano indegno, il quale la tradisce e viene così maledetto dalla donna, condannato a non poter mai più chiudere occhio.
Non è male immaginare un fedifrago sottoposto alla tortura della veglia eterna.
Però, il vero fascino della storia per me sta nei richiami agli archetipi, nei rimandi a concetti comunissimi in antropologia come la perdita della verginità, la natura divina della donna e terrena dell'uomo, il castigo eterno. È una storia cruenta, anche se non viene versata una goccia di sangue; solo tante lacrime e tanta acqua. D'altronde, Ondina è una ninfa dei corsi d'acqua, dei flutti, come richiama il nome. È grazie a questo abito e questo racconto che ho iniziato ad apprezzare il nome Ondina, mentre prima mi sembrava inutilmente letterale.

Così, questa è la forma della mia felicità nel possedere questo abito. Profuma di nostalgia ed è dipinta con colori a olio. È stata preceduta da un'attesa così lunga dal rendermi tutt'ora incredula.
Ci tengo a scrivere questi racconti, perché dall'esterno sembro probabilmente un'invasata, persino alle persone che fanno parte di questa moda alternativa. Ci sono storie, persone e fasi della mia vita intessute all'interno di questo blend di poliestere. Ciascun filo del pizzo contiene una fibra di me, di come ero, di quanto sognavo e bramavo questo abito, pur continuando a pensare di non meritarmelo.

Ricordatevi il filo interdentale, non solo la sera prima di andare dall'igienista!
Baciuxxi xoxo

Miscellaneo // sono tornata!

  S ono tornata! Ho passato un periodo lungo mesi a ricrearmi unicamente su Instagram, che è il posto perggiore dove coltivare il proprio ho...