Spolverando la mia libreria di manga ho ripreso in mano alcuni volumi, giusto per dare un senso a quei due scaffali pieni zeppi di titoli che non tocco da 10-15 anni.
E' risaputo quali siano i prodotti giapponesi di intrattenimento che contengono moda lolita, indossata da protagonisti, personaggi secondari, oppure in quanto parte centrale della narrativa.
Kamikaze Girls a parte, molti manga e anime hanno contribuito alla sua diffusione in occidente. Se eravate/siete degli weeb, è molto probabile che conosciate la moda anche senza averla mai ricercata direttamente.
La prima serie che mi viene in mente è Nana: il personaggio di Misato Uehara indossa lolita in quasi tutte le istanze in cui compare nelle serie, sia cartacea che animata.
Paradise Kiss e Princess Ai, sempre di Ai Yazawa, seguono un pattern simile, integrando sempre almeno un personaggio che veste moda EGL nella trama.
Poi, Rozen Maiden: tutte le bambole indossano abiti EGL, alcune persino ouji e aristocrat. Il franchise di Rozen Maiden ha anche collaborato con Innocent World per ricreare gli outfit delle protagoniste, con qualche aggiunstamento per renderli realisticamente utilizzabili e facilitarne la produzione.
Sono sicura che ci siano molti altri titoli che mi sfuggono, o che proprio non conosco; per quanto fossi un'avida lettrice di manga durante l'adolescenza, ho abbandonato l'hobby quasi del tutto e non sono aggiornata sulle recenti ondate di influenza di questo stile.
Tuttavia, penso sarebbe carino ripercorrere quali titoli contengano influenze della moda lolita, pur non rifacendosi direttamente a essa nella trama o coi personaggi. D'altronde, fra il 2000 e il 2010-15, la moda lolita era un po' come il prezzemolo, spolverata su molti media giapponesi come parte del progetto Cool Japan, per esportare prodotti e cultura giapponesi in occidente.
1 - La Carrozza di Bloodharley
Storia originale, volume autoconclusivo di Hiroaki Samura. Non tanto lolita, quanto abiti vittoriani ed edwardiani. Per quanto ci sia una totale assenza di volume nelle gonne, lo stile e la cura nei dettagli dei disegni rimandano molto al classic lolita. E' molto piacevole sfogliare il manga e trarre ispirazione da questo ibrido fra abbigliamento storico, vintage e lolita. Samura commenta nelle note a fine volume che disegnare gli outfit è stato per lui molto difficile, non immaginava quanto fosse complesso "l'abbigliamento elegante". La cura fin nei dettagli dei pizzi dei completi delle protagoniste rende molto bene il livello di impegno che ci ha messo.
Si tratta di un particolare ancora più unico e... sinistro, considerata la trama del racconto. Sconsiglio la lettura alle persone facilmente impressionabili 🔞 #samurapartyisover
2 - Keroro
Manga e anime divertentissimi, tutt'ora li riprendo in mano per farmi una risata. Una di quelle serie irriverenti, ecchi, semplici e stupide al punto giusto. Per questo, mi è sembrato strano trovarci dentro così tanti rimandi alla moda lolita! Ogni volta che un personaggio viene trasformato da uno degli spiritelli dispettosi del folklore giapponese, si trova vestito di pizzi e merletti sweet. Le punizioni impartite dai protagonisti ranocchi includono sempre l'indossare un completo maid lolita (o solo un grembiule 👀). Avevo sotto mano un paio di volumi, e sfogliandoli mi sembrava di leggere chiaramente le trame del progetto Cool Japan: ogni episodio contiene quel giusto mix di folklore, j-music, j-fashion e riferimenti geografici. E' un'immersione nello humor giapponese, ma anche nella sua cultura pop e tradizionale. La copertina del volume 7 sono sicura riproduca una delle foto più famose contenute nella rivista Gothic Lolita Bible.
3 - DOGS, pallottole e sangue
Adoro questa serie per un milione di motivi, e mi rammarica che non sia mai riuscita a decollare nel mainstream. Non so nemmeno se la tiratura sia arrivata a completamento in Italia... ? Ho smesso di trovarlo in libreria dal quinto o sesto volume. Benché l'abbigliamento dei protagonisti sia già molto influenzato dalla moda alternativa (punk, gotica e dandy) che circolava in Giappone in quegli anni, nessuno veste esplicitamente lolita. Solo Nill, la ragazza afasica che vive col prete, si trova a indossare un OP nero vezzoso, con le sue alette da angelo frutto di manipolazione genetica che le danno un aspetto molto old school, quando ancora andava di moda aggiungere accessori animaleschi come orecchie, code o appunto, ali d'angelo. Oltre a lei, le gemelle cattive della serie indossano una variazione ispirata alla moda lolita, un crossover fra ouji e punk.
4 - Full Moon wo sagashite
Serie famosissima di Arina Tanemura. In generale, fra i lavori di Arina, c'è l'imbarazzo della scelta poiché un po' tutti contengolo influenze EGL. Ho scelto Full Moon perché fra i volumi che avevo a casa, includendo anche Kamikaze Kaitou Jeanne e The Gentlemen's Alliance Cross, mi sembrava il più iconico ai fini di questa retrospettiva. La Tanemura ha recentemente collaborato con un dollmaker game, Alice Closet, quindi il suo legame con la moda lolita è durato negli anni.
5- Rozen Maiden
Inutile ripetere quanto questa serie sguazzi nell'estetica EGL, nel senso più stretto della sua definizione: elegant, gothic e lolita. Incarna esattamente questa sigla, persino nella trama. Qualche foto dal volume che ho a casa.
Credo sia importante guardare a questi prodotti come a un enorme valore, piuttosto che dissezionarli per trovare il più degno di essere associato alla moda lolita, come ho visto fare altrove.
Non importa farlo perfettamente, né farlo bene: includere un rimando all'estetica EGL crea un precedente, mette la pulce nell'orecchio dei fruitori di quel medium, che in futuro saranno in grado di riconoscerla. E' anche grazie a questi manga che la conoscenza di questo stile alternativo si perpetra e raggiunge le persone più disparate.
Io mi sono divertita rileggendo alcuni capitoli di questi volumi. Spero che chi legge potrà prendere spunto per andare a cercare in quali suoi manga ci sono cenni alla moda, perché sono davvero ovunque: basta saper cercare.
Sta arrivando l'autunno, vi auguro di potervi presto raggomitolare sul divano con un té e un manga.
Peace out xx
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